La prima a svelare la sua livrea per il WRC 2024 è stata la Toyota, con una scelta improntata ad uno sfondo tutto nero, ieri a mostrarsi è stato il turno della Puma Rally1 con una scelta esattamente contraria alle Yaris che va ad esaltare i colori dei suoi partner con un sfondo bianco, visioni agli antipodi anche per il tipo di comunicazione.
La suspence per ammirare la nuova livrea delle GR Yaris è durata davvero poco, visto che bruciando tutti i tempi è stata presentata alla fine della prima decade di dicembre. Una scelta con uno sfondo nero per andare ad esaltare il marchio GR, ovvero la griffe sportiva di casa Toyota, un black che però si è fagocitato i partner tecnici. Se da una parte GR su sfondo nero richiama la sportività, sotto il profilo fotografico i dubbi sono più di uno, soprattutto in quelle condizioni dove la macchina tende a sporcarsi. Interessante invece la scelta di prendersi con largo anticipo la scena, e quindi restare sulla cresta dell’onda per un mesetto, grazie al campo libero lasciato sul megafono social dagli avversari. M-Sport e la Puma Rally1 si sono mostrate ad un mese di distanza, e per farlo non hanno optato per i freddi e distaccati mezzi di comunicazione digitali, ma prima di mostrare il nuovo book fotografico e video della vettura e dei suoi dettagli, è rimasta fedele alla tradizione. Presentandosi con la Puma Rally1 nascosta da un velo all’Autosport International Show 2024 di Birmingham, scoprendo la vettura ieri mattina su un palcoscenico reale e non virtuale. Un’opportunità di incontro diretto con addetti ai lavori e nello specifico con i fan britannici, un controcorrente in un epoca dove lo streaming domina, ed ha soppiantato un’po’ troppo in fretta il contatto diretto, che è sempre stato la vera forza dei rally. Un netto contrasto con Toyota, di filosofia ma anche di colori vista la scelta di passare da un fondo colorato ad uno bianco, che ha esaltato i marchi dei partner, ed in particolare quello del toro rosso, livrea adottata per le due Puma Rally1 ufficiali di Adrian Fourmaux e Gregoire Munster.