L’effetto Arctic è riuscito a mettere sottopressione l’organizzazione svedese, dopo quanto è andato in scena a Rovaniemi ha sentito la sua posizione in calendario scricchiolare, ed ha rinunciato a rivendicare l’anno di contratto di Torsby e già nel 2022 si trasferirà ad Umea.
Nonostante l’aut aut di Todt dopo il disastro targato 2019, con un rally dimezzato dove a farla da padroni sono stati fango e pioggia, gli organizzatori Svedesi facendo leva sulla pandemia e su un anno di contratto ancora in essere con Torsby ci hanno provato anche quest’anno. Ma quando il lockdown li ha obbligati a gettare la spugna e si è fatta avanti la Finlandia a Karlastad hanno cominciato a tremare, ed a Arctic finito hanno capito che gioco forza o si traslocava a nord oppure il rischio di essere messi fuori dal campionato sarebbe diventato certezza. In questo mese Olsson ha passato ai raggi x le tre località che hanno avanzato la loro candidatura a rimpiazzare Torsby: Ostersund, Lulea e Umea, ed alla fine la scelta è caduta su quest’ultima. Una cittadina che si affaccia sul Baltico seicento chilometri a nord di Stoccolma, con i suoi quasi novantamila abitanti rappresenta un importante bacino di spettatori, il fattore che probabilmente ha inciso in maniera importante sulla scelta degli organizzatori. L’inverno propone un freddo stabile sino alla fine di febbraio, abbondantemente sotto zero per tutti i mesi invernali, a differenza del Varmland che oramai da anni propone un continuo up end down, ma con una netta diminuzione dei picchi di freddo. Il service sarà allocato nella Nolia trade fair area, il polo fieristico e sportivo della città.