Ad inizio ottobre l’armata rossa era andata in avan scoperta per un eventuale deroga da concedere alla C3 WRC+ per il Var e Loeb. Ma mentre affondava la trattativa con Ogier è scemata anche quest’ipotesi che Loeb ha però fatto dimenticare con l’ingaggio al volante della 306 Maxi rivista, nelle sua factory.
Per chi ama vedere positivo ed il bicchiere è sempre mezzo pieno, la partecipazione di Loeb al Var al volante della Peugeot 306 Maxi revisionata e rivista dalla sua squadra in ogni dettaglio, dal telaio messo a nudo alla parte meccanica. Più che una sfida del nove volte campione del mondo, la lunga sessione di test svolti è sembrata la sfida del suo team, che forse ambisce a qualcosa di più che assemblare vetture, ad esempio seguire sviluppo ed evoluzione di R5, magari cominciando proprio da quella di Sochaux. Ed anche se la concorrenza al Var è sempre delle più agguerrite, è facile prevedere una prestazione di Seb fuori dalle righe. Il bicchiere mazzo vuoto invece è la mancata gara al volante della C3 WRC+, che tra le righe significa niente Montecarlo una delle poche gare del WRC dove Loeb avrebbe potuto dire la sua nonostante la lunga assenza dai rally iridati. Ma la vera nota negativa sono le sue partecipazioni iridate, Tavares ne voleva 3 o 4, Loeb si era sbilanciato solo su un paio. Ma dopo che la palla è ripassata ai vertici Citroen il paio è diventato 1 forse 2; e dal basso chi è fedele alla gerarchia si è lasciato sfuggire che il confronto cronometrico nei test terra con Kris ha visto un importante differenza tra i due. Ma lasciando da parte quelle che non sono le valutazioni delle accese tifoserie di Loeb, era difficile attendersi altro esito, ed è per questo che Loeb ha sempre preferito minimizzare su eventuali partecipazioni. La nostra visione però è molto più vicina a quella di Tavares tre gare o quattro non sarebbero state un boom mediatico non solo per Citroen ma per tutto il pianeta rally. Inoltre se giocate in gare particolari come Montecarlo, Argentina o Turkey dove il fattore esperienza pesa quanto il piede, l’esito potrebbe anche discostarsi da quello proposto su una base test di tre quattro chilometri percorsi allo sfinimento.