Sulla tappa di oggi Loeb risponde al leader della gara Al Attiyah, un braccio di ferro lungo trecentotrent’otto chilometri che regala al team Bahrain Raid Xtreme il primo successo scratch alla Dakar, il quindicesimo per Loeb che porta il suo distacco sotto i dieci minuti, approfittando di una foratura del suo rivale negli ultimi chilometri.
Ancora dune per quella che doveva essere la prima frazione della tappa Marathon da Ha’il ad Al Qaisumah; ma che per le inondazioni è stata trasformata in una tappa normale con assistenza finale e l’arrivo è stato spostato a Al-Artawiyah. Un percorso diverso dal giorno prima, dove una serie di dune dovevano essere superate con maestria per non rimanere intrappolati e perdere tempo prezioso. 585 i km in programma con 338 cronometrati. Monologo di Sebastien Loeb e Fabian Lurquin, su Hunter Prodrive, che, preso il comando sin dal via ha corso sempre all’attacco. 12 secondi il suo vantaggio al primo controllo, 1’44” al km 118, 1’46” al km 199 e 3’28” sul traguardo. Questo per Loeb è il quindicesimo successo di tappa alla Dakar ed è il primo per la Prodrive. Secondo posto per Nasser Al Attiya e Matthieu Baumel, su Toyota Gdr Dkr Hilux Gazoo, che oggi nulla ha potuto contro il francese se non cercare di limitare i danni. Un redivivo Carlos Sainz, navigato Lucas Cruz, su Audi RS Q e-tron, chiude al terzo posto a 5’52” davanti ad un ritrovato Stéphane Peterhansel con Eduard Boulanger, su Audi RS Q e-tron, che è ancora in gara in virtù del regolamento FIA per il W2RC. Il suo ritardo è di 7’56”. Nani Roma e Alex Haro Bravo, su Hunter Prodrive, sono quinti a 8’02” mentre Yazeed Al Rajhi e Michael Orr, su Toyota Hilux Overdrive, sono sesti a 8’41. Tra i camion è Andrey Karginov a vincere la tappa con il suo Kamaz, con 38’’ di vantaggio su Dmitry Sotnikov. 2’14” su Eduard Nikolaev e 4’25” su Anton Shibalov. Al volante del su Praga Ales Loprais chiude al quinto posto davanti all’Iveco di Janus Van Kasteren.