Il cannibale fa saltare il banco anche al rallye Azores, alla sua prima gara al volante di una Skoda Fabia RS Rally2 della Toksport, per mettere alle corde Mikkelsen e gli altri sono sufficienti le prime quattro speciali del venerdì, a quel punto si è limitato a giocare al gatto con i topi, applicando una marcatura strettissima sul norvegese.
Dopo le cinque speciali di ieri, con il poker iniziale dell’alsaziano oggi Mikkelsen ha cercato di affondare i colpi e provare a ribaltare la situazione. Compreso lo scratch sull’ultima prova di ieri sera Andreas è riuscito a inanellare uno dietro l’altro ben sei scratch, ma Loeb gli ha concesso solamente poche manciate di decimi. Ed ha sempre dato l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Nella replica della Graminhais, la penultima speciale della gara, Mikkelsen commette una sbavatura e deve mollare due manciate di secondi, più di quanto fosse riuscito a recuperare a sua maestà Loeb nel corso di questa giornata. Con una sola speciale da disputare le due lepri hanno sepolto l’ascia di guerra, e Sebastien Loeb è andato a prendersi il suo primo successo al Rallye Azores, ma soprattutto ha firmato la sua prima gara al volante di una Skoda Fabia RS Rally2. Una vittoria cristallina dove è riuscito a mettere alle corde Mikkelsen, con un perfetto mix di velocità e tattica, ed ha amministrato cercando di evitare di prendersi troppi rischi su un terreno insidioso con una vettura sulla quale ha preso confidenza solamente in una giornata di test. Andreas dopo la batosta iniziale ha comunque provato a reagire, ma si è dovuto accontentare di terminare la sua gara in scia al nove volte campione del mondo. Sul terzo gradino del podio dopo un avvio claudicante, dove ha pagato l’azzardo di avere scelto di partire davanti a tutti, Nil Solans nella seconda tappa in un sol colpo si è messo dietro Cais e Moura, e nel finale mette Veiby nel mirino e lo salta ad una prova dalla fine della gara. Ole Christian si deve così accontentare della medaglia di legno, bruciando il padrone di casa Moura per otto secondi. A masticare amaro è Cais che sull’ultima prova pasticcia quando è in piena lotta per il gradino basso del podio e scivola così in sesta posizione.