In un Montecarlo asciutto al 95% attendersi un arrivo in volata era prevedibile, ma in queste due prime giornate di gara a farla da padrona ancora prima della performance pura è stata la tattica, così Loeb tenta il colpo sulla Sisteron ma Ogier lo copia e interpreta meglio la gomma e fa saltare il banco.
La prima gara di quella che oramai è stata definita la nuova era del mondiale rally, in un sabato campale dove prima del passaggio finale sulla Sisteron la classifica è sempre stata cortissima, con appena cinque secondi a dividere Ogier e Loeb. A giocarsela sono stati due piloti con la “P” maiuscola, ed un Evans che ha sbagliato, ma ancora una volta si è dimostrato all’altezza della situazione, tre uomini che hanno messo l’accento sul fattore umano. A Montecarlo sapere leggere la strada e le gomme da montare si è dimostrato più importante di qualsiasi cambiamento che la storia ci abbia proposto in questi cinquanta anni di mondiale rally. Loeb dopo le speciali di questa mattina ha fiutato che se voleva battere Ogier doveva giocare fuori dagli schemi e così non ha cambiato le gomme e si è tenuto i chiodi nell’abitacolo, andando via con le quattro soft che aveva montato. Una scelta azzeccata ma giocata tardi, perché con solo una speciale prima della Sisteron avrebbe dovuto imbarcare una sola scorta, scelta che Ogier non poteva copiargli dando tutto un altro bilanciamento alla vettura. Il pilota di Gap quando ha visto la scelta di Loeb, ha cambiato nuovamente le gomme ed è partito anche lui con quattro soft. A quel punto a fare la differenza è stata la capacità di Ogier di adattare il suo passo alla strada, attaccando a tutta sulle rotaie ma come Evans nel primo passaggio guidando pulito, pulito, come nonna papera quando nonna papera va fare la spesa, ed è riuscito a fare un tempo a soli 5” da Kalle che era andato via con due gomme da neve. Loeb invece ha guidato con circospezione ma con un piglio non così differente da quando aveva i chiodi, ed ha perso quindici secondi fatali. Dall’ultimo service di domattina Ogier potrà contare su un vantaggio di 20” su Loeb, una piccola ipoteca che ora mette il suo avversario nella scomoda posizione di dovere attaccare, ma anche sperare in un errore di Ogier altrimenti sarà impossibile sorpassarlo.