Il nove volte campione del mondo rally vince anche la nona tappa con un’altra frazione a tutta, Sainz paga pegno per una foratura, ma il suo vantaggio si attesta su venti confortevoli minuti, ma non sufficienti a dargli delle garanzie di successo contro un Sebastien Loeb incontenibile a caccia del primo assoluto Dakariano.
Nella nona tappa con 417 km di speciale su 639 km da Hail ad Al Ula sono ancora Sebastien Loeb e Fabian Lurquin, su Prodrive Hunter BRX, ed essere i più veloci con 4’14” su Carlos Sainz e Lucas Cruz, su Audi RS Q e-tron E 2, e 4’43” su Mathieu Serradori e Loic Minaudier, su Century CR 6 T. Quarto tempo, a 9’52” per Guillame De Mevius e Xavier Panseri, su Toyota Hilux Overdriive, e quinto per Guy Botterill e Bret Cummngs, su su Toyota Gdr Dkr Hilux Gazoo, a 10’01”. Loeb aveva iniziato la tappa facendo subito segnare il miglior tempo al primo cronometraggio al km 40 lasciando a 37’’ Mattias Ekstrom ed Emil Bergkvist, su Audi RS Q e-tron, E 2, e a 49’’ Sainz. Stéphane Peterhansel ed Eduard Boulanger, lasciano più di 7’ per trovarsi alle spalle di Sainz da poter aiutare in caso di bisogno. Dopo 110 km Loeb è sempre primo con 2’ su Sainz e Lucas Moraes e Armand Monleon, su Toyota Gdr Dkr Hilux Overdrive. Al km 212 Loeb prosegue nella sua cavalcata al comando con 3’ di vantaggio su Moraes e Sainz. Guerlin Chicherit e Alex Vinocq, su Toyota Hilux Overdrive, sono quarti a circa 4 minuti. Loeb al km 260 guadagna ancora un minuto su Sainz che però recupera subito dopo ed al km 303 riduce a 2’35’ il suo svantaggio. Moraes passa terzo a 5’ inseguito a meno di un minuto da Serradori. Al km 395 Loeb porta il suo vantaggio su Sainz a 3’30’’. Moraes perde più di 6’. Loeb va così a vincere la sua tappa, la ventisettesima da quando partecipa alla Dakar. Nella generale Sainz guida con 20’33” su Loeb e un’ora 12’02” su Moraes.