LOEB SBATTE, OGIER IN FUGA

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Vittoria addio per Sebastien Loeb. Il nove volte campione del mondo tiene sulla corda anche per tutta la seconda giornata di gara Sebastien Ogier, ma deve poi dire addio ai sogni di gloria ritirandosi dopo avere staccato la posteriore sinistra contro una roccia.

L’alsaziano ha continuare a pestare duro sull’acceleratore per tutta la tappa di venerdì, formata da un doppio giro su tre prove speciali da affrontare in rapida successione. Ogier si è difeso. Non ha perso la testa. Ha giocato d’astuzia, sporcando il più possibile la strada per i concorrenti che partivano dietro tirando in strada più neve che ha potuto. Alla fine è riuscito a fare la differenza, costringendo all’errore il suo vecchio capitano. Nell’ultima prova del primo giro l’attacco decisivo che gli ha permesso di riportarsi a ridosso di Loeb.

Sul secondo giro sono state determinanti le strategie. Loeb ha giocato il tutto per tutto. Con neve, ghiaccio e nebbia, è partito con una scelta d’azzardo, uscire senza chiodi per tentare di far saltare il banco. Non c’è riuscito. Le condizioni non sono mutate e la scelta più giusta si è confermata proprio quella di Ogier. Dopo avere sofferto ancora nel primo tratto della sezione, il campione del mondo in carica ha riportato la sua Volkswagen davanti a tutti nella setteima speciale, complice un testacoda di Loeb. Conscio che ormai non gli restava altro che il maximum attack, l’alsaziano si è giocato il tutto per tutto ma ha sbagliato. è scivolato e ha piegato irrimediabilmente la posteriore sinistra. Una maledizione per la Citroen, perché nella stessa prova ha dovuto perdere anche la seconda DS3 WRC, quella di Kris Meeke, fermato da un incidente analogo. Gode la Volkswagen, che piazza le sue tre Polo nelle prime tre posizione, con Latvala secondo a 1’45” e Mikkelsen con altri 50″ di margine.

L’eroe della giornata è stato comunque Robert Kubica. Il polacco è stato costretto al rally 2 dopo la prima breve tappa di giovedì a causa di un problema elettrico. Ripartito deciso a togliersi qualche soddisfazione, ha messo a segno tre scratch sulle sei prove recuperando minuti su minuti, anche la sua posizione di classifica resta molto compromessa. Ma la sua non è stata l’unica Ford ad eccellere. Ott Tanak ed Elfyn Evans sono rispettivamente in quarta e sesta posizione, divisi dalla Citroen di Mads Ostberg. Seguono le due Hyundai di Thierry Neuville e Dani Sordo, due pesci fuor d’acqua in queste difficili condizioni ambientali.

Se la battaglia per la vittoria sembra ormai risolta in favore di Ogier, i duelli non mancheranno. Da Mikkelsen a Neuville, ci sono cinque piloti raccolti in meno di un minuto. E con le due maratone di sabato, una prova da 52 km (Lardier-Faye, la prima auto parte alle 10.49) ed una da 37 (Sisteron-Thoard, dalle 15.43), ci sarà da divertirsi.

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