Per il campionissimo francese sarebbe stato il decimo sigillo mondiale, ed il primo titolo mondiale assoluto di Rally Raid, una ciliegina su una carriera immensa, ma più probabilmente potrebbe essere l’inizio di un nuovo ciclo mondiale. Il rally Andalucìa gli ha comunque regalato il primo successo iridato (nel W2RC), ma per venti punti deve cedere il titolo ad Al Attiyah.
Lo scontro finale del mondiale rally raid, al Rally Andalusia ha riproposto la sfida tra la Toyota Hilux DKR di Nasser Al Attiyah, leader della neonata serie mondiale marchiata FIA e l’Hunter BRX di Sebastien Loeb, a caccia del suo decimo titolo iridato. Rinviata dalla sua data originaria di inizio estate per il forte pericolo incendi, la nuova data non si è rivelata particolarmente fortunata visto che il maltempo ha provocato numerosi ritardi e costretto gli organizzatori a cancellare una frazione. Accorciamento che ha portato al dimezzamento dei punti iridati assegnati dalla gara, un’altra tegola su un campionato che ha dovuto fare i conti anche con l’annullamento del rally Kazakhistan. Alla fine Loeb è riuscito a piegare il principe del Qatar per soli sei secondi dopo otto ore e quaranta minuti di gara e va così a vincere la sua prima gara nel mondiale rally raid; ma anche se la gara avesse assegnato il punteggio pieno non gli sarebbe bastato per vincere il titolo. A tradirlo è stato lo stop in Marocco dove non ha raccolto punti nella generale, fermato da un problema tecnico quando era al al comando della gara. Se il titolo mondiale è un premio meritatissimo da Al Attiyah un pilota che nel cross country ha vinto tutto e di più, per Loeb si sono spalancate le porte della possibilità di tornare a competere per un campionato mondiale dove anagraficamente ha davanti a se parecchie stagioni, per andare ad aggiungere altri allori nel suo palmares.
