LOEB, VOGLIO DI PIU’

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In questi giorni a più riprese si è parlato dei programmi stagionali di Loeb e Ogier, se per il lupo di gap si tratta di quattro cinque appuntamenti da decidere tra il programma WEC in costruzione e le esigenze della squadra, il secondo rimasto arenato a dicembre con tutte le parti che vorrebbero di più, ma con delle parti palesemente in stallo sugli Euri.

Una storia così ingarbugliata come l’approdo di Loeb in M-Sport non si era mai vista, anzi durante e dopo il Montecarlo nel disegno di questo affaire il ruolo del bibitaro austriaco ha rivelato contorni che sono andati oltre a quelli di una classica partnership squadra e pilota. A dicembre tutti avrebbero messo la mano sul fuoco su una presenza part-time 2022 di Loeb in M-Sport, visto che entrambe le parti volevano quello. Che tutta l’operazione sia nata su basi squisitamente commerciali non era certo un segreto, ma nemmeno qualcosa di scandaloso, anzi è evidente che per il ritorno in pompa magna del toro rosso nei rally fosse necessario un gran maestro cerimoniere di grande prestigio in grado di amplificarne gli echi. La conferma della presenza arrivata last minute, appena prima di Natale, con il passare dei giorni ha delineato più di una contraddizione, come avere un pilota interessato a qualche uscita a spot e non solo Montecarlo, ed un contratto che ancora oggi che il Montecarlo è finito non c’è ancora. A questo punto fanno ancora più sorridere tutte le discussioni da bar, o meglio da social, su tutti i benefici di esperienza ecc.. che l’Alsaziano avrebbe portato alla squadra di Wilson. Mentre è abbastanza evidente che tutto resta stallato sui soldi. Ci teniamo a sottolineare non una ma tre volte che non c’è niente di male, ed anche le due posizioni Loeb Wilson sono comprensibili. L’Alsaziano vuole ancora correre, ma vuole anche vincere è per farlo rimesso in discussione tutto, tranne svendere il proprio nome e la sua immagine. Dall’altra c’è una M-Sport che vede la luce, ma dal tunnel non è ancora uscita e deve spendere ogni centesimo con parsimonia. L’anomalia mai vista è quella dello sponsor, che evidentemente ha pesato budget e ritorni, ed oggi più che mai ha dato l’impressione di avere voluto scommettere sul Montecarlo e non sul WRC. Minima spesa massima resa, poi è chiaro che per avere questo le Puma le dove colorare per tutta la stagione. I conti però li hanno fatti senza Seb, che andando a vincere ha regalato al marchio austriaco il ritorno di una stagione intera in un colpo solo. A questo punto però è evidente che dopo avere fatto la scorpacciata sarà costretto a soddisfare chi ha reso possibile tutto questo. Per il momento non si è definito quali saranno le gare a spot prescelte, le voci che rimbalzano parlano di quattro partecipazioni, ma compatibilmente con gli impegni di Seb tra Prodrive e Extreme, sarebbero individuate dallo sponsor, per capitalizzarne al massimo il ritorno. Ed una di queste scelte potrebbe cadere sul Safari, che non è una delle preferite dell’Alsaziano.

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