LOMBARDI RIBALTA L’ELBA A CAVO

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Nella prima tappa la lotta per il primato sembrava un discorso a due tra Porsche 911 Carrera RS 3.0 di Da Zanche e Salvini che nella speciale in notturna fa esplodere i cronometri, ma nelle ultime tre speciali con il doppio arrivo a Cavo sulle speciali con partenza da Bagnaia e poi da Volterraio il siciliano inanella tre scratch pesantissimi e manda al tappeto Salvini.

Il rally dell’Elba storico, con i suoi cento trentatré chilometri spalmati su due tappe, ha riservato una gara spumeggiante ricca di colpi di scena, con un finale imperiale di Angelo Lombardo che sulle cinque speciali del sabato fa letteralmente saltare il banco con quattro scratch pesantissimi, rifilando a Salvini grande protagonista della prima frazione la bellezza di una minutata. Ed all’arrivo di Capoliveri la Porsche 911 RS Carrera 3.0 di Lombardo – Consiglio si lascia alle spalle la vettura gemella di Aberto Salvini ad un mezzo minuto abbondante. Una gara in tre atti: nelle prime speciali del sabato a contendersi la leadership sono Salvini e Lucio Da Zanche, deciso ad andare a bissare il successo ottenuto lo scorso anno. I due si spartiscono le vittorie parziali due a due, lasciandone una sola a Lombardo, terzo della generale. A dare il primo scossone significativo alla gara sono i dieci chilometri della Capoliveri in notturna, correre con le luci delle fanaliere esalta Salvini che rifila dieci secondi a tutti e scippa la leadership della gara a Lucio Da Zanche. Al riposo notturno Salvini può contare su sedici secondi di vantaggio sul pilota valtellinese e venticinque sul siciliano. Abbastanza per cominciare a sperare di apporre il suo quarto sigillo Elbano, che si avvicina ancora di più all’uscita dal riordino notturno dove la 911 Carrera di Da Zanche è costretta a fermarsi per un problema meccanico. Ma nella tappa odierna Lombardo getta la maschera e inizia a macinare quel passo sopra le righe con il quale in passato ha fatto più volte la differenza, ed inevitabilmente a fare la differenza era facile immaginare sarebbero state le due speciali che si concludevano a Cavo, la prima con partenza da Bagnaia di diciotto chilometri e quella finale di ventisei con la classica partenza da Volterraio. Due speciali dove la nella somma dei tempi Lombardo ha mollato una bella mazza minutata ai suoi primi inseguitori, colmato il suo distacco da Salvini lo ha saltato ad una speciale dalla fine, ed al traguardo gli ha mollato la bellezza di trentasette secondi. Nella speciale finale un Salvini oramai rassegnato lascia per strada qualche secondo di più, per amministrare una piazza d’onore oramai sicura. Terzo gradino del podio per Valter Pierangioli, primo tra i concorrenti del quarto raggruppamento sulla Ford Sierra Cosworth, con la quale ha messo giù dal podio l’Audi Quattro di “Zippo” e Arena che si accontenta della vittoria nel terzo raggruppamento. A chiudere la top five sono i Nerobutto con la loro fedele Opel Ascona 400. Nel primo raggruppamento è il solito Giuliano Palmieri ad aggiudicarsi la vittoria al volante della Porsche 911 S.

CLASSIFICA

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