Il Russo dopo avere messo le mani avanti sul rally Fafe Montelongo nella tappa di ieri, oggi si limita a controllare Bonato ed Ares impegnati nel loro duello personale per la piazza d’onore, nonostante un testa coda nel finale la sua vittoria non viene messa in discussione e così pone una prima ipoteca sul titolo ERC, che però ora è minato dalla mancanza di budget che potrebbe appiedare Lukyanuk già a in Ungheria.
Il Lukyanuk 2020 visto in questo Europeo è un pilota nuovo, l’ERC della stagione passata letteralmente buttato dalla finestra lo ha trasformato, ed oggi è in grado di palesare quelle doti velocistiche che lo hanno fatto conoscere a tutti, ma finalmente senza inciampare in quelle esagerazioni che lo hanno visto rottamare automobili e risultati già acquisiti. A Fafe terzo appuntamento stagionale targato ERC ha messo in fila il terzo podio consecutivo, ed il secondo successo stagionale; abbastanza per mettere un’ipoteca sul titolo continentale già al giro di boa stagionale, grazie anche alle battute di arresto di Oliver Solberg e Craig Breen, proprio sulle speciali di Fafe. Una gara da incorniciare interpretata da perfetto padrone, prendendo subito il largo con un passo autoritario ma attento, mentre nella frazione finale è andato in controllo regolando la sua andatura su quella degli avversari e nonostante il testa coda nel finale che ha azzerato il vantaggio ha mantenuto il passo, palesando grande sicurezza. Bonato e Aresche si sono giocati la piazza d’onore in una sfida appassionante sul filo dei secondi, che ha dato ragione alla Citroen C3 R5 del Francese. Ma in quella che dovrebbe essere la svolta della stagione ERC, si allungano le ombre di un Lukyanuk che dall’Ungheria potrebbe trovarsi al palo per avere terminato il budget stagionale. Uno stop che se confermato avrebbe del clamoroso visto il suo attuale stato di forma, ed una classifica che lo vede in pole nella classifica ERC, nonostante contro si ritrovi la concorrenza più forte con la quale si sia mai misurato. La mancanza di partner si era notata sin dalle prime uscite di quest’anno, ma a questo punto con il campionato a portata di mano se Citroen e Total rinunceranno alla possibilità di portarsi a casa un titolo continentale sarebbe a dire poco clamoroso.