La rinuncia di Loubet al Japan non è sicuramente un fulmine a ciel sereno, visto gli strascichi del ritiro all’Acropoli, ma chiudere il 2023 dopo il Central European, è il sintomo di una situazione oramai incrinata con uno sponsor molto scontento di una vettura travolta dai problemi tecnici.
La comunicazione da parte di M-Sport sulla rinuncia di Loubet ad essere via all’ultimo round del WRC in Giappone, lascia trasparire una situazione ad alta tensione, dove nessuno ha ancora sbattuto la porta, ma se succederà potrebbero cadere molti calcinacci. Dalle due righe diffuse tramite social dalla M-Sport, si mette l’accento (ovviamente) sul lato positivo, ovvero il ritorno sulla Puma Rally1 di Fourmaux. Si parla però di una decisione presa al seguito dello stop all’Acropoli. Un particolare importante perché dopo il ritiro per il cedimento della pompa dell’acqua nel primo trasferimento, la decisione di non proseguire con il super rally è stata dettata dal partner di Pierre Louis, decisamente arrabbiato per l’ennesimo cedimento meccanico. Dettaglio dal quale si può desumere una decisione presa in accordo con Loubet e vista l’ufficializzazione di questa, solamente ieri ad una settimana dal Central European Rally, è abbastanza chiaro che in M-Sport hanno cercato di metterci una pezza sino all’ultimo. Più che una pausa di riflessione per riordinare le idee in vista della nuova stagione, è l’ultimo atto di una relazione diventata particolarmente burrascosa dopo il ritiro in Sardegna; un matrimonio sul filo del divorzio. Con il partner di Loubet che potrebbe non essere disposto a supportarlo se dovesse continuare la collaborazione con M-Sport. Il pilota Corso anche se ha commesso qualche errore, nelle gare a lui più consone ha strappato delle buone prestazioni, ma a questo punto con un mercato bloccato non ha molte possibilità fuori dalla M-Sport. Ed a Cockermouth non hanno tanto di meglio sul mercato, anche mettendo in conto un Luobet senza l’apporto del suo partner.