In Francia dopo il Touquet primo atto del loro campionato si è fermato tutto, come da noi, ma il fatto che il secondo appuntamento il rallye Lyon Charbonnieres in calendario a metà aprile sia stato cancellato e non rinviato, getta un ulteriore ombra sulla possibilità di riavere la Francia nel WRC 2021 visto la gara Lionese era l’unica ad avere espresso interesse per il mondiale dall’altra parte delle Alpi.
In realtà da quanto è trapelato il sogno mondiale dello Charbo.. oramai si era ridotto ad una fiammella molto flebile. Tutto era iniziato quando il Tour è stato messo alla porta, per ragioni economiche in primis, ma mantenendo sempre in primo piano le difficoltà logistiche (di un’isola) denunciate da promoter e da alcuni costruttori a lui vicini. Ma per lo Charbonnieres la doccia fredda è arrivata difronte alle richieste del promoter: dirette, ma soprattutto indirette (con un cahier de charge pesantissimo), che moltiplicano i costi in maniera esponenziale. Nessuno dei suoi partner classici a cominciare dalla governance territoriale ha dato la sua disponibilità a supportare il progetto iridato. Le porte non si sono realmente chiuse, ma perché non ci sono state altre reali candidature, visto dell’importanza del budget necessario. Unica eccezione il Tour che sul piatto ha lasciato un’offerta ridotta, allora rigettata con sdegno ancora prima che dal promoter dalla stessa FFSA. Il fatto che il Lyon Charbonniere secondo appuntamento del campionato transalpino (in programma a metà aprile) abbia optato per la cancellazione e non per un rinvio, la dice lunga sul fatto che la stessa macchina organizzativa abbia rinunciato a qualsiasi velleità iridata. Da quanto trapela dalla Francia, la nazione che più ha dato ai rally in questo ultimo ventennio (in termini di piloti e costruttori), anche nel 2021 non sarà presente nel calendario WRC. Un assenza che nulla ha a che spartire con la presenza del Montecarlo, che si corre su strade Francesi ma nei suoi budget di Francese ha poco o nulla, se non un impegno ampiamente ripagato dai benefici dalla città dove è dislocato il service park e il quartier generale della gara.