M-SPORT AL RISPARMIO DI PREPARAZIONE

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Il trittico di gare del Baltico Polonia, Lettonia e Finlandia propone delle speciali velocissime e con dei tracciati molto simili, la consistenza del fondo però cambia da una gara all’altra, ed in M-Sport sono tornati a pagare a caro prezzo la mancanza di preparazione specifica, e nella prima bouclé Fourmaux è affondato perdendo contatto dai primi in classifica.

Nelle dichiarazioni alla fine delle speciali della prima bouclé, Adrien non è riuscito a trattenere l’amarezza per una vettura completamente fuori set-up, quello che era quasi inevitabile accadesse visto che dopo la Lettonia non sono stati fatti dei test in vista della gara di Jyvaskyla. Una gara con un fondo decisamente più compatto, meno propenso a scavarsi e profondamente differente da quello lettone, il tutto condito da una pioggia intermittente a complicare la lettura della strada è costata a Fourmaux una bella mezza minutata. Abbastanza per ritrovarsi fuori dai giochi dopo appena una sessantina di chilometri di speciale. All’uscita dal service dove è stato letteralmente rivoluzionato il set-up cambiando molle e ammortizzatori e regolazioni varie, il francese ha cambiato passo e sia pure senza fare sfracelli ha migliorato sensibilmente le sue performance personali. Alla fine delle quattro repliche ha pagato a Kalle diciassette secondi, esattamente la metà di quanto ha ceduto nella mattinata, senza incorrere in rotture oppure errori particolari. Dimostrazione lampante che in M-Sport si è ritornati a fare economia sui test, e considerato che le evoluzioni mancano all’appello da troppo tempo, non è un bel segnale soprattutto per un Fourmaux in crescita continua, che vuole dimostrare il suo valore. Nonostante nelle sue dichiarazioni il francese è sempre stato abbastanza onesto nel descrivere cosa stava succedendo, evitando però di unire i puntini tra le due bouclé per non mettere in imbarazzo la squadra, è evidente che in questa maniera ottenere dei risultati sta diventando una sorta di missione impossibile. In questi ultimi mesi Milliner ha invocato delle serie di test comuni nei giorni precedenti alla gara, sulla falsariga del Monday test; una soluzione (quella del lunedì) pensata per dare una regolata ai test delle strutture private, lontana dalle esigenze delle squadre ufficiali che raramente eseguono delle sessioni di prove nella settimana di gara.

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