Forse nella stagione più difficile e complicata che si appresta ad affrontare M-Sport cala le sue carte senza prendersi un extra-time come molte volte in passato, ed a poche ore dalla chiusura delle iscrizioni al Montecarlo mette sul piatto i suoi piloti Fourmaux e Munster, ma dalle virtuali tribune social si leva una bordata di commenti al vetriolo.
La line-up M-Sport per il 2024 è stata ufficializzata in mattinata, anche se oramai era nota da qualche giorno con il ritorno di Fourmaux al volante della Rally1, ed un po’ a sorpresa l’up-grade per Gregoire Munster da pilota part-time a seconda vettura per tutta la stagione 2024. Un occasione per due giovani di fare esperienza nella top class, per il resto ancora prima di esprimere dubbi su quale possa essere il loro apporto alla squadra, è lecito chiedersi il contrario. Perché se con Tanak almeno si è tornati a lavorare sullo sviluppo della Puma Rally1, ci spiacerebbe vedere come in passato vedere tagliare tutti i test nel nome del risparmio. Magari ritornando all’assalto con la FIA per dare un’altra sforbiciata ai giorni di test come è stato fatto in passato, per poi buttare sulle spalle dei piloti anche le colpe che non anno. Due parole è giusto spenderle anche sui piloti, Adrien ha dimostrato nel campionato made in UK di essere maturato parecchio, e l’incidente in Japan viste le condizioni lascia il tempo che trova. Non sarà l’erede di Loeb e Ogier ma se nei mesi passati è entrato nel mirino Hyundai per il programma part-time asfalto, a vedere qualcosa in lui non solamente Wilson. Munster invece è entrato in punta di piedi, o se vogliamo di valigia, in Rally2 ha ottenuto degli onesti risultati senza fare mai sfoggio di prestazioni monstre, ma il debutto in rally1, è stato in linea con quello di Katsuta alla Toyota. A dare la spinta finale al suo ingresso a tempo pieno è stato il sostegno di Serderidis, una scelta molto criticata ma in tutta onestà non c’è alcuna differenza tra il suo caso e quello di Greensmith, Camilli o di Metthew Wilson. Piloti che di critiche non ne hanno raccolte così tante, anzi qualcuno si è anche lasciato rapire dalla favola dei giovani talenti. Vedere la marea di commenti sarcastici sotto il post di presentazione della nuova line-up di M-Sport, fa sorridere visto il sarcasmo multilinguistico senza precedenti. Ma se vogliamo restare con i piedi per terra bisogna fare di conto con la realtà e l’economica, a cominciare dalla dura realtà dove Ogier e Tanak hanno dimostrato che squadra e macchine ci sono (nonostante tutte le ristrettezze economiche). Ma dal punto di vista pratico hanno portato a casa titoli e vittorie, che nessuno è riuscito a monetizzare, anzi se mai si sono creati dei buchi.