Nelle passate settimane Milliner ha detto di non avere fretta di chiudere la pratica mercato piloti 2022, ma più che di fretta il problema di M-Sport sembra legato all’equilibrismo economico prestazionale con la variabile di un pilota legato a red bull che aiuterebbe a colorare le nuove Puma con i colori del bibitaro austriaco.
Se da una parte Adamo ha chiuso subito la pratica mercato bloccando Neuville e Tanak, lasciando aperta solamente la casella terza vettura, dove però è sempre più ingombrante l’ombra Solberg, in Toyota mancano ancora delle firme, ma nessuno ha realmente intenzione di muoversi e l’unico punto interrogativo resta chi andrà a fare il part-time sulla vettura di Ogier, anche se i rumori di mercato danno Lappi in pole position sull’ex compagno di squadra in Ford Suninen. M-Sport una volta ancora è ferma al palo, con Milliner che dichiara di non avere fretta, ma in realtà è alle prese con i soliti equilibrismi economici. Alla squadra servirebbe, un top driver, ma potrebbe andare bene anche una buona seconda guida di esperienza, ma a complicare l’equazione c’è di mezzo anche Red Bull, che non ha mai nascosto l’intenzione di tornare a colorare le vetture di una squadra, ovviamente a fronte di una presunta competitività che fa a pugni con i risultati delle ultime due stagioni. Il rinnovato impegno di Ford per il momento resta abbastanza fumoso e non dovrebbe andare oltre allo sviluppo della Puma Rally1. Un passo avanti importante, ma senza un collaudatore bravo e soprattutto di carattere, in grado di imporre una metodologia di lavoro più puntigliosa, il rischio di ritrovarsi punto a capo non è così remoto. Nonostante la doppia stagione WRC2 e ERC di Mikkelsen sia un continuo up end down il Norvegese resta in testa alla lista di Cockermouth, con in più una lunga esperienza da collaudatore che potrebbe fare la differenza. Con i ponti bruciati in Hyundai, lontanissimo dagli interessi della Hyundai, i buoni legami di Andreas in Red Bull ne fanno il candidato ideale, a questo punto non ci sono ragioni perché si continui a nicchiare, se non per cercare di fare abbassare le pretese economiche del pilota. A smuovere il discorso sponsorizzazione Loeb potrebbe essere il più indicato, ma nel suo caso un programma part time richiederebbe un gettone pesante e come nel caso di Mikkelsen drenerebbe il budget dello sponsor (troppo secondo i calcoli fatti in M-Sport). Resta comunque in ballo Suninen e qualche abboccamento è stato inviato a Breen, mentre volano verso riconferma sicura Fourmaux, ed anche Greensmith (entrambi con fondo di garanzia alle spalle). Tra le strade non percorse c’è però anche l’opzione Sordo, un uomo da sempre vicino a red-bull a cui un programma gare part-time e di sviluppo farebbe sicuramente gola. Certamente l’età non è dalla sua, ma stiamo parlando della soglia dei 40 e noi dei 50 come per Loeb, inoltre il rischio di trovarsi a piedi o con un programma ridotto è molto alto e l’impressione è che in Scozia siano alla ricerca di questo genere di occasioni, che potremmo definire in saldo.