Sin dall’anno scorso M-Sport con la nuova Fiesta MK2 R5 ha operato delle scelte di sviluppo e programmi difficili da comprendere, ma a quanto pare la politica clienti da sempre punto di forza in M-Sport sembra avere perso la sua lucidità e la scelta di portare al South Estonia Suninen su una R5 vecchia rientra nell’elenco delle occasioni perse.
Nelle prove di Estonia portate avanti domenica sulle strade della gara disputata questo week end i riflettori erano tutti puntati sulla sfida tra le plus, dove i protagonisti del WRC che si correrà la prossima settimana hanno limato le regolazioni delle loro vetture, cercando di prendere le misure ad un percorso velocissimo. L’unico a fare una semplice sgambata è stato Lappi, che con un plus privata è stato veloce ma ha pagato un gap tecnico maggiore che lo ha sempre tenuto lontano da chi cercava qualcosa di più. Le cose per i fordisti però non sono certo andate meglio con Suninen, o meglio la sesta piazza di gruppo a trenta secondi dal vincitore Huttunen sportivamente è stato una sorta di miracolo firmato Suninen. Le tre Hyundai i20, e le due Skoda Fabia (quella di Asunmaa Evo) lo hanno quasi sempre preceduto ma per questione di decimi, considerando che disponeva di una Fiesta di un team Finlandese privatissima che risale al 2016. Una vettura sicuramente rialzata a dovere viste le performance ma ben più in la con gli anni rispetto alle Fiesta Mk2 guidate da Yates e Fourmaux al return to rally stage. Dove non ci si giocava nemmeno la merenda. Lo scorso anno le scelte dei piloti schierati nel WRC2 al volante della MK2 è stata quantomeno discutibile, soprattutto quando in casa avevano un Tidemand che con la R5 qualche risultato lo avrebbe portato a casa, e trattandosi di cliente pagante sulle plus regalargli qualche gara su una R5 ci poteva stare benissimo. Ma questa volta con un Teemu disposto a passare una tantum a spot al volante di una R5, forse mandargli una MK2 dalla Polonia era il minimo sindacabile, vincere non sarebbe stata una passeggiata ma abbandonare a se stesso in questa maniera un pilota che può garantirti una vittoria di spessore è incomprensibile, per non dire irresponsabile. Soprattutto da parte di una squadra che vive sul reparto clienti, in M-Sport sembrano essersi dimenticati che per vendere un prodotto bisogna vincere e per farlo occorrono piloti al top, e non solo clienti paganti. Ed oggi con la ripartenza che sta accelerando in tutta Europa, il fatto che negli elenchi iscritti le Fiesta si contino sulla punta delle dita, da un idea di quanto stiano soffrendo a Cockermounth, con vendite oramai ridotte al minimo, ed un magazzino ricambi che non se la può passare molto meglio.