In tutti questi anni Malcolm Wilson ci ha abituati ad una serie di salti mortali a stagione finita che sono riusciti a mettere una pezza ad annate economicamente molto complicate, ma questa volta la situazione sembra al limite del disperato, ed a oggi non è chiaro nemmeno se riusciranno ad imbastire un programma WRC completo.
Da una parte la partenza di Fourmaux sembra avere dato il colpo di grazia alla già difficile permanenza del toro rosso sulle fiancate delle vetture. Una boccata di ossigeno vitale nell’imbastire una stagione WRC. Mentre sul lato casa madre le cose vanno anche peggio, con un taglio anche agli ultimi spiccioli, ed un chiaro out out a non trasferire un solo centesimo del corposo budget Dakar a quello WRC. Così a metà dicembre, non solo è chiaro che Adrien non avrà un sostituto vero, ma lo stesso Munster, disposto a rinnovare il suo intero impegno stagionale anche nel venti venticinque non ha ricevuto alcuna risposta certa della squadra. L’impressione è quella di una squadra a cui non servono solamente dei piloti con budget disposti a noleggiare le vetture, ma in questo momento non siano certe le basi minime per imbastire una partecipazione nel WRC. In questa ventina di giorni abbondanti che ci separano dal Monte a risollevare Cockermouth servirebbe un colpo di bacchetta magica. Ma le strade per un miracolo sono solamente due, un inatteso sbilanciamento della Ford Performance, la succursale da corsa della casa dell’ovale blu, per andare a fare pressione sul partner del toro rosso, al quale è legata in molte discipline dalla Dakar alla Formula 1. L’altra strada è quella del promotore, che in un ipotetica cooperazione con la FIA cerchi di elevare ad uno step più alto i programmi di filiera vedi Rally Star, che oggi sono già portati avanti nello Junior WRC e WRC2. Oppure riesca a ripetere su una scala più ampia, quanto è stato fatto con Sesks quest’anno, una o più operazioni commerciali con potenziali partner commerciali disposti a implementare la loro immagine vestendo anche la livrea di un auto e non solamente legando il proprio marchio ad una gara o al campionato. Nel frattempo Solberg ha preferito accasarsi in Printsport, ed anche Rossel e Gryazin hanno preferito tentare altre strade, ad oggi la trattativa resta aperta con Turkkan e Sesks, ma se oggi Munster non ha in mano nulla di concreto, ed è l’unico aspirante a una stagione completa è chiaro che troppe cose sono ancora in divenire.