MABELLINI, DAPRA’ L’ITALIA GIOVANE C’E’

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Gara atipica o meno, i ragazzini di casa Italia presenti una tantum nell’ultimo appuntamento del campionato Italiano sulle speciali miste di Monza, hanno superato tutti l’ultimo esame di autunno con tanto di lode, in particolare i due protagonisti dell’ERC Andrea Mabellini e Roberto Daprà.

L’ACI Rally Monza si è presentato senza più interessi di campionato, con il CIAR nelle mani di Crugnola dal Roma Capitale e il CIRT in quelle di Andreucci dopo la rinuncia di Gryazin, l’unico titolo in ballo era quello Junior. Eventuali posizioni di rincalzo nei vari campionati lasciavano il tempo che trovavano, visto che alcuni dei protagonisti non si sono presentati. Il vero tema di questa gara era l’esame di maturità per alcuni giovani di casa Italia, che si sono presentati a Monza per chiudere delle stagioni internazionali dove si sono ripetutamente messi in evidenza. Un esame dove in ballo non c’era nessuna promozione, ma utile per capire il livello raggiunto. Nel caso del Mabe il suo livello lo aveva mostrato ampiamente a Piancavallo, ed al Mille Miglia. A Monza però è stato semplicemente superlativo perché oltre a capitalizzare al meglio le gomme a disposizione, ha dimostrato una capacità di lettura della gara fredda ed intelligente. Gestendo al meglio il gap di aprire la strada a tutti, in particolare il sabato, ed ha piegato un Andreucci che per vincere a fatto tutto e di più, inciampando in qualche esagerazione dove Andrea non è mai caduto. L’altro osservato speciale era il fresco campione ERC4 Roberto Daprà all’esordio su una trazione integrale. Visto cosa ha fatto in questi due anni di Europeo la fiducia c’era ma era di più la curiosità, e su un bel debutto nella top ten ci avremmo scommesso tutti. Sognare però è più bello, ed il trentino guidando d’istinto, senza cercare niente, su un fondo complicatissimo da leggere, dopo i primi due passaggi al Serraglio era nella top five a giocarsi il gradino basso del podio, quello che le MRF hanno concesso agli avversari. Purtroppo sulla prima speciale del sabato la sua Skoda Fabia ha accusato un problema ai freni che ha trasformato il resto della sua gara in una via crucis, sino al momento del ritiro. Questo però non toglie niente ad una gara da incorniciare, per il feeling dimostrato ad un esordio in condizioni molto più che difficili. Una chiara spinta verso una rally2 nel caso il suo futuro sia ancora in bilico tra rally2 e rally3, ma anche un bel punto interrogativo, perché a ventidue anni può permettersi di macinare ancora un paio di stagioni ERC, ma forse cominciare con un apprendistato sulle strade del WRC potrebbe garantire una crescita più rapida. Per ultimo abbia lasciato Matteo Fontana, manco a dirlo vincitore tra le due ruote motrici, veloce e tatticamente ineccepibile il suo sigillo lo ha messo il venerdì e poi ha saggiamente corso per salvare la macchina. Fuori concorso perché in gara nel campionato Junior Pesavento, il ragazzino promette bene ma per lui la gavetta sarà ancora lunga e si spera fuori dai patrii confini.

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