MABELLINI SBANCA IL PIANCAVALLO

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Il giovane pilota bresciano dopo l’amara resa biellese sulle strade del Piancavallo sale subito in cattedra e senza troppi complimenti fa saltare il banco mandando al tappetto tutti i pretendenti del CIRA. Preso il comando nell’apericena del venerdì, sulla prima speciale lunga da un bello strattone quanto basta per mettere gli avversari in difficoltà.

Quanto Mabellini ha dimostrato in questa prima parte di stagione nell’ERC è stato davvero impressionante, nulla a che fare con risultati tangibili, quelli facili da leggere, ma le sue performance sono sempre state in linea con quelle del campione europeo uscente, e suo compagno di squadra, Efren Llarena. Ed ha palesato una crescita esponenziale dove non si intravedono quali possano essere i limiti di questa. A Piancavallo la pressione c’era eccome, una stagione ERC avara nei risultati con uno stop a due gare dalla fine causa budget, e un rally Lana dove ha dovuto issare bandiera bianca quando era al comando. A Pordenone in tanti lo davano per favorito, ma la sua voglia di vincere è stata nettamente superiore alle pressioni esterne e interne, ed è riuscito con un deciso uno due nelle prime tre speciali a mettere gli avversari ad un paio di manciate di secondi. Con Simone Campedelli, probabilmente il più accreditato dei suoi avversari, andato al tappeto per una toccatina sulla Pradis, il Mabe ha iniziato a gestire il suo passo, dimostrando non solo di avere la velocità, ma anche la capacità di accorciare le sue linee lasciando sulle speciali solamente pochi decimi. A quel punto a cercare di mostrare i muscoli è rimasto solamente Corrado Fontana che ha inanellato tre scratch consecutivi, ma è riuscito a recuperare solamente pochi decimi e sulla speciale finale, gli interminabili diciotto chilometri della Pradis il Mabe si è portato a casa l’ultimo scratch, ed ha chiuso la partita da vero campione. Alle sue spalle va a prendersi la piazza d’onore la Hyundai NG i20 WRC di un Fontana, che risale passo, passo, la classifica del CIRA sino alla terza posizione. Il gradino basso del podio se lo va a prendere un Luca Rossetti capace di resistere con le unghie alla volata finale della Citroen WRC di Pedersoli, che per soli otto decimi resta con la medaglia di legno in mano. Quinto l’austriaco Simon Wagner che paga una cinquantina di secondi al leader della gara, un altro bel termine di paragone per Mabellini, con il quale ha incrociato i guantoni in alcuni appuntamenti dell’ERC.  

CLASSIFICA

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