Il campionato Europeo scende nel cuore del Mediterraneo per affrontare le temutissime pietraie Elleniche che propongono la solita prova ad eliminazione, ed a vincere è la Fabia del Portoghese Magalhaes.
La partenza del venerdì con la speciale spettacolo dell’ippodromo fa subito capire che anche quest’anno non sarà una passeggiata, con Lukyanuk rallentato da una foratura, ed il resto del plotone che parte molto accorto. Come se i trenta chilometri e mezzo della Thiva mettessero già tutti in suggestione. Il russo bruciata la gomma di scorta cerca di non esagerare ma il suo ritmo è comunque una spanna sopra tutti ed al primo dei suoi inseguitori rifila la bellezza di 44″. Va così al riposo con mezzo minuto abbondante su Brynildsen, Nordgren e Magalhaes. Nella seconda parte della prima frazione arriva la svolta decisiva, il primo a perdere il treno è il Finnico Nordgren che fora e perde una minutata, per replicare subito dopo ma questa volta lasciando per strada tre minuti, ed implacabile arriva lo stop. La Drossochori è però fatale anche a Lukyanuk, che non spinge più come all’inizio ma non molla abbastanza e manda in frantumi un cerchio, in qualche maniera riesce a riparare ed uscire dalla speciale, ma accumulando 19 minuti di ritardo, ed a quel punto issa bandiera bianca. Inciampano in foratura anche Brynildsen e Protasov, anche loro scivolano fuori classifica rimediando più di tre minuti, ma almeno evitano la resa. L’unico che riesce a tenere un passo appropriato è il Portoghese Magalhaes, che si ritrova così tra le mani una solida leadership di una minutata sulle Fabia di Grzyb, Herczig e Ptaszek. Avversari comunque un gradino sotto il livello del Portoghese, che da quel momento, registra il suo passo su quello degli avversari, limitandosi a trotterellare sino al traguardo. Alla fine la seconda piazza se la prende l’Ungherese Herczig che con autorità allunga e smorza tutte le ambizioni del Polacco Ptaszek.