Il padovano trapiantato a San Marino (Skoda Fabia) sorprende i tanti big al via della prima prova del Raceday 2019/20: Basso è secondo, Ricci (i20) chiude il podio. Il fratello del vincitore, Niccolò, svetta tra le due ruote motrici, il gruppo N parla sloveno con Pelijhan. Lo storico a Guggiari (Ford Escort MKII).
Vedi un Marchioro davanti a tutti e pensi a Niccolò, uno dei migliori giovani terraioli in circolazione. E invece, il rally delle Marche esalta Christian, il fratello meno noto ma dal DNA evidentemente doc, come peraltro dimostrano i ripetuti, brillanti risultati colti in questi anni: sugli sterrati di Cingoli, solcati da quasi 120 macchine (record d’iscritti per la prova d’apertura della stagione 2019/20 di un Raceday sempre in forma splendida), il Marchioro ora battente bandiera titana si mette alle spalle i tanti big al via e lo fa con pieno merito. Certo, i vari Basso, Rossetti, Costenaro e Ricci corrono pensando e lavorando in funzione del Tuscan Rewind, ma tant’è il più veloce è Marchioro – in gara con la moglie Silvia Dall’Olmo su Skoda Fabia R5, nella foto di Michele Eilsei -, che s’impossessa della vetta vincendo la seconda prova e strappando la leadership a Basso; da questo momento, Marchioro resta davanti a tutti, rintuzza gli assalti dei rivali (tre gli scratch del trevigiano, uno quello di Ricci) e sfrutta l’assist della buona sorte, sotto forma di annullamento dell’ultima prova.
Ad accompagnare il veneto di San Marino sul podio, Basso-Granai (Fabia) e Ricci-Biordi (Hyundai i20), entrambi appagati per le buone indicazioni emerse da questo test marchigiano; idem dicasi per Costenaro-Bardini (Fabia), rimasti ai margini della zona medaglie per appena due decimi ma comunque davanti alla Citroen C3 (R5) di Rossetti-Mori. Travaglia-Gelli (Fabia), sesti a 15” dalla vetta, sono i numeri due tra gli iscritti del Raceday e precedono altri attesi protagonisti della serie cara ad Alberto Pirelli quali Bettega-Cargnelutti (Fabia), Taddei-Gaspari (i20), Versace-Caldart (Fabia) e Donetto-Giatti (Fabia).
Positivo l’undicesimo posto di Pierangioli-Guzzi (Mitsubishi Evo IX-R4), che ‘sblocca’ il pilota dopo lo spavento subito in primavera. Due posizioni dietro, Pelijhan-Car (Evo IX-N4) agguantano con sicurezza il successo in Produzione. A completare la domenica d’oro dei Marchioro, la vittoria tra le due ruote motrici del già citato Niccolò (con Marchetti su Peugeot 208-R2B). Martinis-Boi (208 Gti-R2B) festeggiano il successo nel trofeo Peugeot. La gara storica premia Guggiari-Sordelli (Ford Escort MKII) – i quali ereditano il gradino centrale del podio da Sipz-Bregoli, primi per il cronometro ma attardati da una penalità per timbro anticipato al CO della quinta speciale – davanti ai sammarinesi Cesarini-Gabrielli (Ford Escort) e Mombelli-Leoncini (Escort MKI).
Il Raceday Terra riprenderà il proprio cammino la domenica prima di Natale al Prealpi Master Show. E c’è da scommettere che anche la sempre affascinante gara trevigiana saprà fare il pieno d’iscritti.