Sul circuito dell’Estering si è tenuto il sesto e ultimo atto del campionato Europeo di rallycross, a vincere è stata la Peugeot 208 Supercar di Janis Baumanis, successo che gli permette di mettere in cassaforte la piazza d’onore del campionato ma non riesce a saltare il leader della classifica Marklund nonostante una semifinale disastro.
In Germania si è concluso l’EURO RX1, la serie continentale che si corre con le motorizzazioni termiche, e le vetture protagoniste della serie mondiale prima dell’avvento dei propulsori elettrici. Il campionato si è concluso con la vittoria del lettone Janis Baumanis e della Peugeot 208 ex ufficiale, la stessa accoppiata che aveva firmato la prima a Nyirad in Ungheria. Nelle Heat di qualifica a fare la parte del leone è stata ancora una volta la Ford Fiesta di Anton Marklund vincitore nelle heat uno e quattro. Alle sue spalle nelle qualifiche si è piazzato un Baumanis super regolare che nelle quattro manche disputate ha raccolto una terza posizione e ben tre secondi posti, mentre gli altri due successi scratch se li sono aggiudicati la Hyundai di Peter Hedstrom e la Seat di René Munnich. Anche se con i punteggi odierni la classifica di metà gara, assegna solamente una manciata di punti a Marklund bastavano quattro punti per chiudere la pratica europea, e con i punti raggranellati si è presentato nelle semifinali con il titolo matematicamente in tasca. Così è caduto ogni condizionamento sulle fasi ad eliminazione diretta, ma buttandosi a capofitto nella mischia di partenza della prima semifinale si è ritrovato subito sparato a muro, lasciando così via libera ad Hedstrom, O’Donovan e Munnich. Nella seconda semifinale Baumanis non si lascia beffare e va a vincere, mettendo in fila Enzo Ide e Karai. Nella finalissima a capitalizzare la sua posizione di partenza è il pilota lettone che mette in fila la Peugeot 208 gemella del britannico O’Donovan, mentre il gradino basso del podio se lo prende Enzo Ide con l’Audi S1. Markund in questa stagione è riuscito a imporsi solamente in Belgio, ma con una condotta estremamente attenta è riuscito a mettere in carniere quasi sempre punti pesanti, nonostante una vettura come la Ford Fiesta al palo dal punto di vista evolutivo da un lustro abbondante.
