Una tappa complicatissima dal punto di vista della navigazione ma anche di un percorso che tra rocce e sabbia riportata dal vento è un invito alla prudenza. A dominare questa volta sono i leggeri ed agili SSV che vincono con Noel De Burlin, Mentre l’Iveco di Bouwens sprofonda nelle retrovie e lascia via libera a Martin.
Una tappa complicatissima dove i tempi di percorrenza si moltiplicano tra le difficili scelte imposte dalla navigazione, ed i tanti trabocchetti nascosti dalla sabbia che si è appena spostata, ed il primo ad inciampare in uno di questi è proprio il Belga Bouwens che rimedia una foratura sul suo gigante Iveco. Il preludio di un interminabile calvario con un problema meccanico che lo obbliga a rivedere il suo passo, ed anche a saltare alcuni punti di controllo ed al traguardo la somma tra ritardo e le penalità rimediate supera le 14 ore. Un abisso che lo fa sprofondare oltre la top 20. Ad approfittarne è il Buggy Mercedes di Martin che chiude la tappa in terza posizione e riesce a mettere dalle tre alle quattro manciate di minuti allo Scania dell’Ungherese Kovacs, che ritorna così alle spalle di un Martin prende in mano il timone della gara, con un quarto d’ora di vantaggio proprio sull’Ungherese. In terza posizione si ritrova il secondo Scania Ungherese con al volante Fazekas, che però veleggia a tre ore abbondanti dalle due lepri al comando. A fare suo il successo di tappa questa volta è il Polaris di Noel de Burlin, che brucia il Can Am di Fretin di una minutata. Una frazione che si addiceva in maniera particolare agli SSV che entrano nella top ten di giornata con sei vetture. Il primo degli Italiani al traguardo è il driver paraolimpico Gianluca Tassi che si piazza al quindicesimo posto, una prima partecipazione all’Africa Eco Race da incorniciare, corsa con un mix perfetto tra prestazioni e la capacità di stare lontano dai problemi. Giornata difficile per Stefano Rossi, un problema meccanico non ben identificato che però si fa sentire sotto forma di un rumore anomalo preoccupante, lo convince ad optare per una via più breve saltando dei controlli che gli costano pesanti penalità, ma gli consentono di raggiungere l’assistenza cercando di non fare danni irrimediabili.