MARTIN SESKS DA APPLAUSI

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Il pilota lettone ieri ha fatto esplodere l’entusiasmo dei fans della Lettonia, presenti a bordo strada, ma ha raccolto apprezzamenti degli appassionati di tutto il mondo con delle prestazione che raramente abbiamo visto mettere sul piatto da dei giovani debuttanti, Rovanpera compreso.

Comunque vada la gara esordio del lettone Martins Sesks è qualcosa da incorniciare, per quelle prestazioni che ieri hanno entusiasmato, infiammando le platee social, dove basta correre sulle tastiere e siamo tutti pronti a proclamare il nuovo campione del mondo. In realtà la prova del nove era quella di oggi dove partiva nel gruppetto dei primissimi, con Andreas, Kalle, Elfyn e Fourmaux, con una vettura sulla carta penalizzata dalla mancanza della cavalleria Hybrid. Sul piatto ha messo dei tempi, per cui non si è più gridato al miracolo, ma chi conosce il valore dei secondi ha apprezzato ancora di più quello che è stato capace di fare nel giro della mattinata. Oltre a lasciarsi costantemente alle spalle Munster e un Katsuta in evidente difficoltà, è rimasto incollato ai tempi di Neuville e Tanak, concedendo al Belga, alla disperata caccia della quinta piazza, solamente cinque secondi, abbastanza per fare capire a tutti che nonostante stia imparando la macchina, e debba ancora comprenderne i limiti, non ha intenzione di limitarsi solamente a macinare chilometri. Con i valori messi in questa prima giornata sulla bilancia da tutti strappargli la quinta piazza, se non commetterà errori sarà impresa ardua. Il ragazzo in attesa di passare sulla rally1 nella gara di casa, il Latvia rally, si è fatto notare e potrebbe essere stato messo nel mirino da più di una casa ufficiale. Se in Toyota la fila e lunga per occuparsi di Martins, in Hyundai dove i giovani latitano un pensierino potrebbero farlo, anche se in questo momento tra le loro terze guide specialisti della terra veloce ci sono già Mikkelsen e Lappi. Per Abiteboul potrebbe essere l’occasione per portarsi a casa un ragazzo da alternare con il WRC2 e qualche comparsata sulla Rally1, visto che Lindholm dopo il titolo WRC2 che si è ritrovato tra le mani, non è mai riuscito a battere realmente un colpo. Ma soprattutto c’è la Ford che si potrebbe mettere su una vettura un giovane di belle speranze, e magari costruirci attorno una piccola cordata per alzare una milionata (o giù di lì) di sterline. Ultima porta quella Skoda, che non può concedere nulla nella classe regina, ma ha potrebbe inserirlo tra quelli sotto contratto.

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