L’ex condottiero della Citroen, dopo essere stato messo alla porta dal gruppo PSA, con il ritorno di Loeb al volante della C3 plus, è entrato nella federazione con il ruolo di direttore del settore rally FIA, ma dopo circa quattro anni al timone della specialità getta la spugna.
Nonostante in questi anni di gestione in più di un’occasione abbia cercato di smarcarsi, almeno a parole, dall’ombra del presidentissimo, il marchio di Todt che lo aveva chiamato appena appiedato dalla Citroen, gli è rimasto appiccicato addosso. Nei giorni precedenti all’elezione, quando il risultato sembrava scontato, i rumors parlavano di dimissioni già sul tavolo. Non a caso il suo nome è stato uno dei primi a circolare quando si è parlato di trovare un sostituto per Andrea Adamo, al timone della struttura coreana con sede ad Alzenau. Il primo passo della nuova presidenza sarà la nomina delle nuove commissioni, ma il suo legame con Todt, ed una linea non certo in sintonia con Ben Sulayem e Reid lo hanno portato a rassegnare le dimissioni prima di essere esautorato. Tra i candidati alla sua successione potrebbe esserci il britannico Andrew Wheatley, attualmente responsabile del WRC, ma la decisione potrebbe anche non essere in continuità visto il recente cambio in plancia di comando. Da qualche settimana si sta parlando di un ingresso di Julien Ingrassia in FIA, ed il personaggio avrebbe il carisma adatto per il ruolo.
