Iniziare la domenica mattina guardando qualche spettacolare immagine del Taro, dove però si fa anche notare una italica chicane di rallentamento, che fa a pugni con le strade del Touquet dove la media finale di gara ha passato di slancio i 120 chilometri orari.
I rallentamenti artificiali da noi italiani utilizzati, ed a volte anche abusati, sono uno degli argomenti che spesso divide appassionati, ed addetti ai lavori. Lasciando da parte, per il momento, questioni a noi care di equità sportiva, ovvero l’utilizzo di barriere artificiali che non sono quasi mai fisse, ed in molte occasioni sono state spostate o distrutte alterando la difficoltà proposta, oltre agli esiti cronometrici. Riusciamo a comprendere molto bene le difficoltà di organizzatori e federazione nel rapportarsi in questo caso con l’ordinamento che in Italia regola il rilascio dei permessi, difficoltà che oltralpe magari hanno su altri aspetti, come quello della ripartenza nei ritorni di fiamma della pandemia. In argomento di medie orarie però il Touquet 2021 ha letteralmente affondato il dito nella piaga, con Bonato che ha chiuso i suoi due giorni di gara alla media di 123 Km/h, una media davvero stratosferica per l’asfalto, soprattutto se consideriamo che in ben quattro delle undici speciali si è andati oltre il muro dei 130. Medie che danno veramente da pensare soprattutto considerando che negli ultimi anni la gara di Pas de Calais si è corsa a fine inverno, su strade bagnate oppure sporche di fango, dove le medie perdevano una decina di chilometri orari, ma in proporzione .. . In Italia certi picchi velocistici e relative medie sarebbero impensabili, come sulle strade del sud della Francia, oppure della Corsica. Forse sarebbe il caso, visto che morfologicamente in Italia le strade sono più lente, evitare certi abusi di rallentamenti artificiali, che in molti casi sono una sorta di placebo per gli occhi di vuole credere si faccia, o di far fare, qualcosa di concreto. Uno di quegli argomenti che nei prossimi anni andrebbe preso in mano dalla federazione, se proprio non se ne può fare a meno di avere queste chicane, almeno da imporre un regolamento unico, ed evitare che ogni gara proceda con il fai da te.