Al Rally Wallonie in una delle speciali della prima tappa la media è stata fissata da Lefebvre con una Rally2 a 141.5 orari, battendo il limite fissato da Neuville in Svezia con una Rally1. Un incidente non gravissimo ma pesante che fatto suonare un campanello di allarme, perché se i rallentamenti artificiali sono assurdi lo sono altrettanto queste speciali dalle medie assurde.
Nell’ultima frazione del rally di Svezia venti ventidue, sui quattordici chilometri e rotti della speciale di Vindeln, la Hyundai i20 Rally1 di Neuville ha frantumato tutti i limiti delle velocità medie nelle gare targate WRC. Fissando a 141.1 chilometri ora, un record non facile da battere, speciale dove Mikkelsen ha raggiunto la media altrettanto invidiabile per la sua Fabia Evo Rally2 di 132.9 Km/h. In Vallonia però gli uomini dell’Automobil club de Namur sono riusciti a fare cadere il record del WRC su una gara asfalto. Sui dieci chilometri e ottocento metri della Crupet la Citroen Rally2 di Lefebvre ha stabilito il miglior tempo alla media di 141.5 chilometri orari, una sorta di mezza follia. Su quella speciale si è sempre andato fortissimo, oltre i centotrenta, ed indipendentemente se oggi a dare l’ultimo strappo è stato Lefebvre, vuoi per una gara asciutta, vuoi perché più bravo, per le gomme o i set-up sempre più performanti, ci sembra assurdo non volere rinunciare a questa speciale. Oppure andare a modificarla. Proprio su questa speciale è uscito di strada quello che era il leader del campionato Junior Tom Rensonnet, impegnato in un braccio di ferro con la Renault Clio Rally4 gemella di Gilles Pick, che su questa speciale ha tenuto la media di 128.1. Un incidente dove il giovane belga ha riportato una frattura alla tibia, e per essere liberato è stato necessario l’intervento della decarcerazione. Analizzando al microscopio gli incidenti pesanti nelle loro conseguenze, la velocità spesso non risulta così determinate quanto l’ostacolo contro il quale si ferma la vettura; se questo riesce ad assorbire parte della decelerazione, oppure il carico lo deve assorbire interamente il veicolo. Pur continuando a ritenere l’utilizzo di barriere artificiali per ridurre la velocità una cosa abbastanza assurda, indipendentemente questo accada nel WRC, oppure in una ronde di casa nostra. Anche perché in più di un’occasione spezzano le medie creando però situazioni di potenziale pericolo. E’ veramente difficile comprendere l’incaponirsi di certe organizzazioni ad inserire nei loro percorsi speciali così veloci, anche perché oltre i 130 di media, soprattutto sull’asfalto, tecnicamente non si aggiunge valore alla gara, ma è andarsele a cercare, anche perché a certe velocità il rischio è altissimo anche per una vecchia Trabant 601 RS.