MEEKE E IL PESO DEI GRADI

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Una Citroen in linea con la politica dei vertici aziendali, promotrice dei budget sostenibili, è stata sicuramente terreno fertile per Kriss Meeke che alla fine dell’anno passato prima e dopo l’affair Vw qualche parolina l’ha spesa per costruirsi una squadra che non lo adombrasse. Ma oggi il ruolo di leader unico della squadra sta moltiplicando la pressione del momento, che rischia di schiacciarlo.

Dal 2014 presente in casa Citroen con i gradi di capitano virtuali, nel 2016 con la squadra che in vista della C3+ si è presentata nel WRC con un programma dimezzato più che vestire il ruolo di capitano è diventato un vero team leader, posizione che ha consolidato con tre successi pesanti in Argentina nel 2015 e due la stagione passata. Quando in Citroen hanno cominciato a costruire la squadra 2017, memore degli insegnamenti di molti capitani (tra passato e presente) ha cercato di spingere il team verso piloti che non lo mettessero in ombra (sulle prestazioni, ma anche sulle somme di ingaggio). Ma il ruolo del capitano ha un suo peso specifico molto elevato, ed oggi avere il vuoto alle sue spalle ha fatto salire la pressione del Britannico alle stelle e gli errori si sono rapidamente moltiplicati. Così nel giro di pochi mesi ha buttato alle ortiche i progressi fatti negli ultimi due anni, aumentando in maniera significativa la costanza data alle sue performance. Una situazione scomoda che sicuramente non aiuta Meeke a trovare la serenità necessaria, con una vettura estremamente performante ma con qualche dettaglio da sistemare. Visto che non si diventa dei top oppure si ritorna dei brocchi da un giorno all’altro, ora sarà la squadra a dovere dimostrare di sapere gestire certe situazioni critiche e ristabilire la serenità necessaria nel team.

 

 

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