Meeke con una prima boucle d’autore va a mettere un altro mezzo minuto tra se ed i suoi avversari, e con un vantaggio confortante tira i remi in barca iniziando ad amministrare in attesa dell’incoronazione nel tempio di Fafe.
La tappa di Kris Meeke ha dell’incredibile, una sorta di gara virtuale gestita con la freddezza di chi è davanti ad un monitor con un mano un joy-stick. Meeke nella boucle mattutina è partito a tutta per capitalizzare il vantaggio della sua posizione di partenza, con tre scratch pesantissimi allunga il suo vantaggio sul gruppetto degli inseguitori ad una minutata. Da quel momento va in modalità sicurezza, macchina più alta e una guida veloce ma attenta, sempre pronto a correggere per rientrare in traiettoria nel caso si presentino pietre o trabocchetti. Impressionante la sicurezza palesata dal Britannico, che procede con il suo passo incurante di quello degli avversari. Alle sue spalle la coppia targata Volkswagen Ogier, Mikkelsen, con il Norvegese estremamente determinato che prima salta Sordo e ci prova anche con compagno di squadra. Ogier lotta come un leone ma la posizione di partenza lo obbliga a lasciare ancora secondi per strada, ed appena cala la pressione della competizione sale un malcontento che esterna in maniera sempre più palese, ma non perde di lucidità e con una zampata finale rimette Mikkelsen al suo posto. Un plauso merita anche Sordo c’è la mette davvero tutta, qualche sbavatura gli fa perdere qualche secondo in più ma non molla, sempre alle spalle delle Polo pronto a sfruttare un eventuale passo falso. Si fermano subito o quasi Lefebvre, Abbring e poi Neuville (problemi all’alimentazione). Sprofonda Ostberg per la rottura della trasmissione nella prima boucle, un altra gara da dimenticare.