Il CEM lasciata la penisola Iberica e si sposta oltre cortina (nella neonata repubblica Ceca) per una delle classiche la Ecce Homo Sternberk, una salita dove Christian Merli mette le ali alla suo Osella e va a firmare il suo secondo successo continentale.
Il campionato Europeo della montagna si infiamma sui tornanti della repubblica Ceca, sin dalle prove libere l’Osella di Merli sembra in forma smagliante, la triade auto, pilota e gomme funziona alla perfezione. Così nelle due salite che fanno classifiche il pilota di Trento va a mettere l’ipoteca sul successo nella prima manche dove vince lasciandosi Paride Macario a 4″, ma sopratutto inciampa super Simo che gli paga una decina di secondi. Il campione d’Europa si prende una mezza rivincita nella seconda manche dove batte lo scratch, a pochi secondi dal record stabilito dallo stesso Faggioli qualche anno addietro. Ma Merli gli concede solamente un paio di decimi e va così a siglare il suo secondo successo Europeo. Alle spalle di Merli nella somma dei tempi c’è il sempre più convincente Paride Macario che per cinque decimi lascia sul gradino basso del podio lo Svizzero Joel Volluz. Quarto solamente medaglia di legno sua maesta Faggioli, che quest’anno la corona continentale dovrà sudarsela sino all’ultima gara. 15° assoluto Andrea Bormolini, al suo rientro dopo l’incidente sulla salita della Falperra, questa volta a fremarsi anzi tempo è lo zio Fausto Bormolini, che sbatte nella seconda salita. Al traguardo invece ci sono Marco Capucci (25°); Franco Berto (26°) e Fulvio Giuliani (31°).