MEXICO A RISCHIO?

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La gara di Guanajuato è appena tornata nel mondiale, ma da quelle parti si è fatto un gran parlare di futuro dei due continenti americani nel WRC. Le voci parlano di un rally Mexico con un solo anno di contratto, abbinandolo ad un prossimo ingresso degli stati uniti, ma tanti sono i punti interrogativi con un WRC Promoter che sembra tornato a giocare al rialzo.

A Monaco sono tornati a sfogliare la margherita in vista del calendario venti ventiquattro, ma la mossa di avere giocato con almeno sei mesi di anticipo sull’ingresso del Liepaja, che si chiamerà Lettonia non sembra avere cambiato di molto la politica del promotore in fatto di calendari e contratti. Lasciando il Mexico i rumori di una gara che non ci sarebbe più stata il prossimo anno rimbalzavano da più parti, ma trattandosi di una teorica uscita per fare spazio agli Stati Uniti, crediamo sia decisamente azzardato pensare al Tennesse già nel 2024. La maniera di operare del promotore sembra la stessa di sempre, vendere la pelle di candidature senza basi solide e budget tutti da definire. Spesso in regioni dove alle spalle non c’è un vero movimento, ma personaggi improbabili come chi è riuscito a tenere uno slot occupato per ben due anni all’Irlanda del nord. In Messico erano presenti anche alcuni argentini, ma il futuro della classicissima sud americana sembra essere decisamente complicato, la crisi economica sta picchiando molto forte a Cordoba come in tutta la nazione. Ed è veramente difficile intravedere la possibilità di riuscire a mettere assieme il budget richiesto per la promozione dell’evento. L’unica possibilità per l’Argentina resta legata alle relazioni politiche con il presidentissimo, che però al momento non ha molta voce in capitolo, quando si parla di gettoni la palla è sempre saldamente in mano al promotore. L’unico al momento con un contratto triennale in mano è il Cile, ma in passato ha già dimostrato una certa volubilità nel cambiare la sua politica. Sia con il WRC, piantato in asso nel 2020, che con la Dakar mollata quando richieste e ritorni non sono stati giudicati adeguati. Teoricamente gli slot a disposizioni delle due americhe sono soltanto due, ma si tratta di pensieri abbastanza teorici, visto che fuori dall’Europa le certezze sono davvero molto poche, e le cose possono cambiare da un giorno all’altro. 

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