Dopo una gara tutt’altro che scontata, sono Simone Miele e Roberto Mometti a vincere sulle strade parmensi del Rally del Taro. In seconda posizione Marcello Razzini, mentre chiude il podio Michele Rovatti. Recriminano Avbelj e Re.
Miele vince e convince, Avbelj e Re recriminano. Questa può definirsi la rapida sintesi di quanto successo sulle strade emiliane in occasione del Rally del Taro, seconda prova dell’International Rally Cup. Una gara dalle tante sfaccettature, dall’iniziale allungo di Bostjan Avbelj che faceva presagire ad un remake del Piancavallo, fino a quando un errore sulla ps 3, lo relegava in trentaseiesima posizione assoluta ed a tre minuti dalla vetta. Sul medesimo tratto cronometrato, anche Alessandro Re terzo fino a quel momento, commetteva un errore, uscendo di strada e accusando al fine prova un ritardo che si aggirava intorno al quarto d’ora dalla vetta. Un colpo di scena insomma, che escludeva dalla lotta per la vittoria il primo e il terzo della generale fino ad allora. Ringraziavano quindi Marcello Razzini e Simone Miele, rispettivamente secondi e quarti fino a quel momento e che potevano dare via al testa a testa tra loro due. Una lotta sul filo dei secondi tra il pilota lombardo, al via sulla fida Citroën DS3 WRC e l’emiliano Razzini al via per l’occasione su di una Skoda Fabia R5. Dietro loro due, seguivano con già qualche secondo in più, Federici, Rovatti e Tosi. Una bella lotta tra questi tre, che vedeva nel toscano Michele Rovatti, navigato da Jasmine Manfredi, come il più in forma specialmente nella seconda parte di gara. Un rush finale che gli garantirà di salire sul terzo gradino del podio, e che gli permette di sorridere anche in ottica campionato dopo la quarta posizioni di Piancavallo. Davanti a loro, invece, è una lotta fino all’ultimo chilometro tra Miele e Razzini. Tuttavia, nonostante gli attacchi dell’emiliano, a festeggiare all’arrivo di Bedonia sono Simone Miele e Roberto Mometti. Una vittoria che sorride loro anche in ottica campionato, viste anche le gare no di Avbelj e Re, che si sono poi concluse, dopo essere stati comunque lontani dalle posizioni di vertice a causa dei rispettivi errori, con un amaro ritiro per entrambi. Bene nonostante tutto, Marcello Razzini coadivato alle note da Filippo Alicervi, che concludono in piazza d’onore. Terzo come anticipato, l’equipaggio Rovatti – Manfredi su Skoda Fabia R5, mentre seguono in quarta posizione, Federici e Orsi su Skoda Fabia R5. Chiude la top five, una conoscenza del rallismo tricolore, Antonio Rusce navigato da Sauro Farnocchia, anche loro sulla vettura della casa ceca.
Nella gara nazionale, esordio da incorniciare su di una vettura di classe R5, per Davide Nicelli e Tiziano Pieri che trovano la vittoria con una Skoda Fabia R5. Chiudono il podio decisamente più distaccati, Castagnoli – Bracchi su Volkswagen Polo R5 e “Iceman” – Carini su Peugeot 207 S2000.