Partire davanti a tutti in Australia è come correre con una palla al piede, ed a approfittarne ancora una volta è stato il Norvegese Mikkelsen, nonostante la polvere, nella boucle iniziale di sei speciali batte cinque scratch ed abbozza la fuga lasciando tutti a una ventina di secondi.
Una prima frazione one way con il biondo vikingo che capitalizza la sua posizione di partenza estremamente favorevole. La polvere certamente non lo aiuta, ma si rivela un gap decisamente inferiore a quello di pulire la strada. Ed a fine giornata chiude la sua scorribanda a Coffs Harbour con cinque successi parziali ed un vantaggio di 20″.1 sul primo dei suoi avversari. A differenza di un anno fa, dove però a partirgli davanti ne aveva solamente due, il suo tentativo di fuga sembra decisamente più corposo, supportato da una Hyundai i20 in forma perfetta. Tanto che in più di un occasione Mikkelsen ha dato l’impressione di avere ancora margine, in particolar modo sul secondo passaggio. A guidare gli inseguitori per tutta la giornata è stata la Citroen C3 di un Meeke determinato a fare vedere che lui c’è e la C3 finalmente comincia a girare anche sulla terra. Senza un errore nel primo passaggio sulla lunga, dove rimedia un dritto che gli costa una decina di secondi abbondanti, sarebbe riuscito a restare sugli scarichi del bel Norvegese. Ma sopratutto non avrebbe avuto il fiato sul collo di un Neuville superlativo, che con una zampata nella street stage finale gli scippa la piazza d’onore. Il Belga nonostante la posizione di partenza immediatamente alle spalle di Ogier, riesce a difendersi alla grande e come il compagno di squadra a tratti da l’impressione di non volere osare l’impossibile. A mezzo minuto dalla testa troviamo un manipolo di piloti capitanato da Latvala con a ruota Breen, Tanak e Paddon. Più staccato il neo campione del mondo Ogier che paga la posizione di partenza, ma sopratutto un problema al comando del cambio, oltre a qualche altra piccola noia eletrrica