Con una buona gara giocata bene tatticamente sopratutto nella prima frazione Mikkelsen si va a prendere un ottima seconda piazza che per Citroen è oro colato, ma per lui potrebbe aprire le porte per essere al via anche in Spagna.
Sulle speciali di Baumholder quell’asfalto cemento leggermente più sconnesso, si sapeva che avrebbe potuto creare qualche noia alla Citroen C3, che continua a proporre un treno posteriore ancora troppo nervoso. Ma Il Norvegese si è comunque difeso come un leone sopratutto nella boucle pomeridiana. Nella frazione conclusiva si è ritornati su speciali meno sconnesse veloci e filanti, dove forse qualcosa avrebbe potuto dirlo, ma se i Ford e sopratutto Ogier viaggiavano in modalità safe, Andreas non è stato da meno mettendo da parte ogni velleità sin dalle prime speciali. L’attacco sarebbe stato cosa disperata, ma la ragione ha avuto la meglio sopratutto per il risultato che pesante che stava portando a casa. Non tanto per il risultato in se, visto che ora le vetture dello “chevron” avrebbero bisogno di vittorie e non di piazzamenti, ma per poter riuscire a strappare un altra partecipazione al volante delle rosse. Il suo contratto 2017 su cui si sa poco o niente, alla vigilia del Germania secondo i rumors si sarebbe esaurito proprio al Deutschland. Ora però con questo risultato la porta resta aperta ed in Catalunya una gara mista, dove potrebbe arrivare un risultato pesante senza attendere evoluzioni o correzioni tecniche importanti, Andreas si è preparato il terreno per un altro round con i Francesi. Importante per continuare a correre e forse ancora di più per avere un piede in casa Citroen in un momento delicato per il disegno della squadra 2018. Intenzioni che trapelano anche dalle sue parole a fine gara “Un grande weekend per me e per l’intera squadra di Citroen. Una gara difficile, soprattutto per le condizioni durante il giorno di apertura. Ieri e nella prima parte della gara ho spinto al limite, oggi ho guidato bene anche se forse si poteva dare qualcosa in più. Il feeling con la C3 è cresciuto molto, qualche piccolo errore l’ho commesso, ma se ritorno al volante della C3, sarà per fare meglio.”