Con l’avvento del nuovo millennio il temuto bug non ha fatto disastri nemmeno nel mondo dell’auto e del motorsport. L’ingresso prepotente dell’ibrido sostanzialmente ha cambiato poco, la tanto attesa formula E non ha sfondato per i troppi limiti ancora in essere, l’unico vero cambiamento epocale è stato quello messo a segno Vw vincitrice assoluta della Pikes Peak.
Il successo nella Pikes Peak assieme al record assoluto, che è andato a frantumare quello della Peugeot di Sebastien Loeb, abbattendo addirittura il muro degli otto minuti, è il più importante risultato motoristico del nuovo millennio. Se vogliamo quel qualcosa di realmente nuovo che non può che dare il via ad una nuova era. Poco conta se tanti sono i detrattori, da chi rimpiange l’assenza di un roboante motore termico, a quelli che proprio non digeriscono l’elettrico, Volkswagen ha fatto un vero passo nel futuro. Perché il futuro non è guardarsi alle spalle, rimpiangendo l’urlo dei motori aspirati rispetto a quello più sordo dei motori turbo, il futuro è di chi sa essere più veloce di tutti e Dumas in Colorado ha cancellato in sol colpo presente e passato. Se questo è realmente il futuro oggi è impossibile dirlo, forse si, ma la fine delle corse su strada forse potrebbe arrivare ancora prima dell’avvento dell’elettrico. E pensare che ad inizio 2017 i più avrebbero scommesso sullo smantellamento del reparto di Hannover, un eccellenza che dal niente in quattro anni ha messo sotto i piedi tutto il WRC. Ed invece una parte è stata riconvertita all’attività clienti, mentre un altra si è dedicata alle Supercar del rallycross, ed al progetto Pikes Peak, ed oggi si continua a lavorare full time, scrivendo non solo le classifiche dei campionati ma anche la storia. Una scommessa vinta che però non è ancora chiaro se resterà come il WRC un obbiettivo con il tempo contato, oppure se a breve ci proporrà nuovi sviluppi ed obbiettivi, non quelli di classe oppure dei record di settore, ma quelli assoluti.
