In questi mesi tra proposte per il futuro tecnico, e sportivo se ne sono sentite di tutti i colori, con: piloti, squadre e addetti ai lavori quasi tutti propensi a ritoccare i format al ribasso, ed un mucchio di altre idee senza ne arte ne parte. Milliner però ha messo sul tavolo un idea nuova intelligente e innovativa, aprire classifica costruttori ad un seconda squadra con le rally2.
In più di un’occasione con il team manager della M-Sport siamo stati molto critici, pur comprendendo le difficoltà del momento, certe dichiarazioni sono spesso andate oltre e non potevano che trovarci sulla barricata opposta a criticarle. Questa volta però Rich Milliner parlando di futuro, ha lanciato una proposta assolutamente innovativa e interessante, che nel panorama attuale nessuno aveva mai ipotizzato. Ed in tutta onesta un pochino gli invidiamo perché prima di sentirla non ci aveva mai sfiorato la mente. Inserire nella somma della classifica costruttori oltre ai punti relativi alle prime due vetture rally1 quelli portati da una vettura Rally2, inserita in una seconda squadra, militante nella serie cadetta. Un’idea proposta alla vigilia del prossimo debutto della Yaris Rally2, una nuova omologazione che dal 2024 permetterà a tutti e tre i costruttori attualmente impegnati nel WRC di disporre di vetture rally1 e rally2. Un’idea interessante sotto tutti i profili, ideale soprattutto per avvicinare dei piloti giovani sotto l’ala protettrice di una casa costruttrice. Oggi nella maggioranza dei casi i costruttori propongono delle squadre nella serie cadetta, dedicate a giovani “clienti”, ed in rari casi aprono a piloti con un ingaggio senza supporti economici. Questo non risolverebbe il passo successivo, ovvero il tempo di adattamento alla rally1, quella stagione (minimo) di apprendistato, dai costi esorbitanti, sino ad oggi il freno più grande per tutti i piloti giovani e giovanissimi provenienti dalle serie cadette. Un interessante opportunità per dare un ulteriore spolverata di pepe al campionato, senza andare ad appesantire ulteriormente i costi.