MONTE A SENSO UNICO SU GAP

0

Dopo un paio di edizioni con il quartier generale della gara all’interno del principato il rally Montecarlo è ritornato a dare respiro al suo percorso con il ritorno a Gap, che però al momento rappresenta l’unica cittadina di tappa (tra quelle presenti nella storia della gara) disposte ad ospitare l’appuntamento più importante del WRC.

Il rally di Montecarlo quest’anno potrà contare su un service park più ampio, perché il comune di Gap ha dato il via ai lavori di ampiamento dei parcheggi degli impianti sportivi, utilizzati nei giorni della gara per ospitare il parco assistenza. Un aumento di superficie che dovrebbe garantire il posto per una ventina di vetture, ed evitare in questa maniera il numero chiuso odierno, che nelle ultime edizioni ha creato più di una polemica con l’esclusione di una decina abbondante di vetture. La storia di Gap nel WRC va ben oltre alla presenza di Ogier, anche se la sua presenza con i suoi successi sulle strade del Monte e gli otto titoli iridati hanno contribuito in questi anni a cementare i rapporti. Una storia che si è consolidata in questi ultimi undici anni, visto che l’ultima edizione ad uscire da questi schemi è stata quella del 2013 con base a Valance. Da allora però nel capoluogo della Drome persiste il problema legato alle dimensioni del service park. Inoltre nel tempo il Montecarlo Historique è diventato un valido rimpiazzo, con un importante seguito di concorrenti e addetti ai lavori, un grande evento con meno complicazioni dettate dalle richieste del WRC. Ed a Valance hanno messo in chiaro di non essere disponibili ad ospitare due grandi eventi, nel giro di una settimana o di una quindicina di giorni. L’altra soluzione logistica potrebbe essere rappresentata da Grenoble, una delle capitali delle Alpi Francesi, che riaprirebbe la porta ad una serie di speciali storiche del Montecarlo, un eventualità messa al vaglio che darebbe sempre più respiro al percorso. Una soluzione che però è off-limit oramai da anni, con una governance decisamente green che ha chiuso le porte anche al Tour de France per tutta la carovana al suo seguito ritenuta troppo impattante, figuriamoci parlare di Rally Montecarlo. Come altri, in alcune occasioni, non abbiamo risparmiato critiche all’ACM, perché a tutti piacerebbe un Montecarlo a più ampio reespiro, ma è altrettanto giusto sottolineare le concrete difficoltà ad andare oltre a Gap. Puntare il dito contro gli organizzatori sembra uno degli sport più in voga del momento, ma bisogna sempre fare di conto con la realtà.

Share.