MONZA: IL MONTECARLO D’AUTUNNO

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Oramai mancano pochi giorni, alla partenza dell’ACI Rally Monza e le previsioni meteo sempre più precise propongono una situazione sempre più complessa con acqua su Monza il venerdì e la domenica, mentre nella Bergamasca promette neve il venerdì e neve mista a pioggia il sabato condizioni da Montecarlo.

Quei timidi fiocchi di neve che le previsioni meteo della scorsa settimana mettevano nella notte tra il venerdì e il sabato sul Selvino, sono diventati sempre ingombranti, la perturbazione che si sta avvicinando alle alpi, promette precipitazioni sempre più copiose per tutti e tre i giorni di gara. Ma assieme alla perturbazione si avvicina da est una sacca di aria fredda che promette neve anche pianura e soprattutto nelle zone pedemontane. Con il rischio concreto di assistere a qualche spruzzata di neve anche il venerdì sull’autodromo brianzolo. Difficile immaginare di vedere autodromo e parco imbiancati, ma sulle speciali che dalle parti di Selvino superano quota mille le nevicate si annunciano abbondanti, ed al momento anche se per il sabato sembra tornare la pioggia, la situazione nella boucle del mattino potrebbe risultare più complessa del previsto. Con una scommessa aperta tra le gomme da pioggia e quelle da neve senza chiodi, che a quanto pare non resteranno nei truck della Michelin. A differenza del Montecarlo nonostante le temperature attorno allo zero il discorso ghiaccio sembra scongiurato, perché la pioggia dovrebbe scongiurare il verglass, ma sui passi più alti se continuasse a nevicare e la neve sulla strada non si sciogliesse, con il disegno neve senza chiodi la larghezza delle gomme potrebbe trasformare i tratti in discesa in autentici calvari. Mentre nel caso di pioggia il manto bianco si scioglierebbe con il passare delle vetture lasciando una linea ideale pulita, che dopo una decina di vetture potrebbe avvantaggiare una scelta di gomme differente, come i pioggia. Una gara che tra il viscido, fango e sporco del circuito, ed un sabato dove la scelta degli pneumatici rischia di essere una sorta di terno al lotto, dove una corrente fredda che ritardi di un ora o due potrebbe cambiare il volto della gara. Condizioni di asfalto molto complicate dove Evans ha dimostrato già in passato di trovarsi a suo agio, soprattutto quando l’aderenza non è mai la stessa. Una gara dove troppe sono le variabili per permettersi solamente di marcare gli avversari. L’esperienza gioca dalla parte di Ogier e nella sua capacità di leggere la corsa, ma visto i punti che lo separano dal compagno di squadra sono ben 14, potrebbe essere costretto a giocare qualche jolly perché per lui l’imperativo sarà comunque vincere. Ancora più complicata la situazione di Neuville, in Belgio fondi del genere non sono nuovi, ma questa volta dovrà dimostrare di essere capace a gestire quella pressione che spesso lo ha tradito. Marginali le possibilità di Tanak, visto che le sue chance sono legati soprattutto alle altrui disgrazie, più che una partenza per spaccare il mondo è prevedibile giochi le sue carte su un passo veloce e regolare perché dai suoi punti dipende anche il titolo costruttori.     

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