MRF TYRE E I MISTERI DEL WRC

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Nel bando 2019 per il monogomma WRC 2021 – 2024 tutto era filato via liscio come l’olio, con tre pretendenti seri: Pirelli, MRF Tyre e Hankook con Michelin mattatrice sino a quel momento che sulla bilancia promozione aveva messo nulla o quasi; aprendo la porta a Pirelli autore di una buona offerta economica e un ottimo pacchetto tecnico.

Questa volta invece il bando per il triennio 2025 – 2027 è stato decisamente tormentato, con sgambetti e comportamenti non proprio edificanti, la controparte ovvero la FIA, o meglio la commissione che dovrà proclamare chi si aggiudicato il banco, come in molti altri casi (rally e non) è sembrata con una decisionalità vincolata al parere del promotore. Nei due mesi precedenti alla presentazione dell’offerta, la cosa sembrava un affare a tre con Pirelli, MRF Tyre e Hankook (che non ha mai nascosto il suo interesse a partecipare). Ad agosto però gli eventi sono precipitati dalla plancia di comando Pirelli è arrivato il segnale di gettare la spugna, ed a quel punto vuoi perché le voci corrono, vuoi perché qualcuno li ha sollecitati, sulla scena è ricomparsa la Michelin. Come una belva fiuta il sangue, contrariamente a quando predicato nel bando del 2019 è arrivata anche un offerta economica. Le voci dietro alle quinte parlano però di un offerta molto bassa, meno della metà del gettone messo sul piatto in questi anni dall’azienda milanese. Un comportamento da affaristi ma che qualcuno ha visto come un sgarbo, ed ha lasciato sbattendo la porta. Ma tra sgarbi e sgambetti qualcosa è successo anche in casa MRF Tyre, decisa a essere della partita, oggi a poco meno di un mese dal bando si apprende in via informale abbiano rinunciato; non si sa se prima o dopo avere depositato la propria proposta. Nel caso della factory made in India, fa specie l’impegno profuso nella serie continentale, gestita sempre dalla WRC Promoter, sponsor della serie ma soprattutto presente sui colori di un terzo delle vetture dei top driver al via del campionato. Un impegno che per come si è dissolto negli ultimi mesi, fa pensare ad un rospo mandato giù per forza. Cosa è successo non è dato sapere, ma a quanto pare tra le clausole del bando pare una di questa, legata agli pneumatici commercializzati, rendeva la loro candidatura non idonea. Oggi si parla di un offerta più congrua di Hankook, il che non stupisce viste le sponsorizzazioni pesanti dei Coreani nel mondo del calcio internazionale. Ma dall’altra parte della bilancia c’è una struttura tecnica che sviluppa le gomme frammentata tra Asia ed Europa, non certamente il massimo per sviluppare un prodotto specifico per le rally1, dove non hanno esperienza. Il fatto che sia filtrata più di un indiscrezione su un Hankook vincente, va ad intorpidire ancora più le acque, i termini per le offerte sono scaduti da un mesetto, e l’impressione è quella di un bando oramai scivolato in una trattativa privata. L’obbiettivo di questa non sembra una valutazione su prodotto e sviluppo, ma quello di fare pressione sui francesi per alzare l’offerta.

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