Il rally Storico Costa Smeralda, secondo round dell’italiano auto storiche con partenza da Porto Cervo non ha proposto molta suspence, nella prima frazione firmando tre dei quattro scratch contendibili Matteo Musti ha messo subito un ipoteca bella pesante che ha riscosso nella seconda giornata mettendo qualche secondo in più tra la sua Porsche e quella di Farris.
La Porsche 911 Carrera RS 3.0 di Matteo Musti, sugli asfalti della Costa Smeralda ci ha messo davvero pochi chilometri, a fare saltare il banco gli è bastato il primo del due passaggi sulla San Pasquale e sulla Aglientu. In soli trentuno chilometri il pilota Pavese aveva già messo una minutata tra se ed il resto del gruppone, unica eccezione la Porsche 911 SC RS del pilota locale Sergio Farris che concede al suo avversario solamente una ventina di secondi. Sulla terza speciale Farris tenta di invertire il trend, ma il suo scratch genera una risposta decisa e sugli ultimi diciotto chilometri di Musti raddoppia il suo vantaggio e lo porta ad una trentina di secondi. La botta finale la Porsche 911 del Pavese la molla nelle prime due speciali della seconda tappa, dove moltiplica la distanza dal suo avversario portandola ad una minutata, ed a quel punto può passare in modalità controllo. Farris si aggiudica gli ultimi due scratch che prò gli servono solamente per portare il suo ritardo appena sotto il muro del minuto. La Fiat Ritmo Abarth 130 TC di Matteo Luise solidamente in terza posizione sin dalle battute iniziali, in vista del traguardo deve issare bandiera bianca per il cedimento del cambio e deve lasciare il gradino basso del podio a Valter Pierangioli e alla sua Ford Sierra RS Cosworth 4×4, che alla testa della gara paga due minuti e quaranta. Musti si porta a casa il successo nel secondo raggruppamento, mentre il gruppo quattro è per la Porsche di Farris, che nega a Pierangioli di bissare il successo ottenuto al Vallate Aretine. Medaglia di legno per la Porsche 911 SC di Riccardo De Bellis, che però si consola con il successo nel terzo raggruppamento, mentre a chiudere la top five è ancora una Porsche, quella di Giovanni Nucera. Il gruppo uno va al solito Alessandro Parisi, che porta la sua 911 al dodicesimo posto assoluto.