Il Belga nella prima boucle eccede in prudenza e si fa rimontare da Latvala, ma nel pomeriggio con tre speciali tutte d’attacco risponde ai colpi del Finlandese ed incrementa il suo vantaggio, portandolo a 16″.1, abbastanza per continuare a crederci.
Seconda giornata con prove lunghe ma con un fondo decisamente meno abrasivo, che manda in archivio quanto concorrenti e squadre avevano teorizzato, le capacità tattiche, segnano il passo alla performance pura. Cambiamento che esalta chi è in grado di adeguare più rapidamente il suo passo gara e ricompassare le traiettorie. Nella prima mattutina Neuville continua come ieri a fare linee meno stressanti per i pneumatici, ed in certi punti preferisce non affondare i colpi, questo permetta a Latvala di avvicinarsi e fare traballare la leadership del pilota Hyundai. Ma nel pomeriggio Thierry mette giù il piede, assestando subito un bel montante che gli permette di riprendersi quelle due, tre mancate di secondi sul Finlandese e con 2 scratch, si porta a 16″. Non abbastanza per chiudere la pratica, ma abbastanza per mettere ulteriore pressione a Latvala. Ogier nel primo passaggio gioca sulla difensiva, tiene il passo alto ma non rischia mai più del dovuto, conscio che l’unica maniera di recuperare posizioni partendo per primo è contare sulle disgrazie altrui. Ed a fine giornata conferma la sua terza piazza Ostberg non molla l’osso, ma sulla Monte Lerno ad un passo dalla fine della giornata deve issare bandiera per un cedimento meccanico. Anche se nel plotone non si rischia più del lecito Mikkelsen sbatte, ed anche forte, anche se sempre in lotta gomito a gomito per la terza piazza, da spesso l’impressione di essere più al gancio dei suoi rivali.