Il rally Japan doveva essere la grande festa di fine stagione per la Toyota che festeggia il titolo piloti e quello costruttori, Evans ci ha provato a metterci la ciliegina sopra ma una sbavatura gli costa una foratura e la possibilità di riacciuffare Neuville che si ritrova servito su un piatto di argento il suo secondo successo stagionale.
Sulla prima speciale della tappa finale Evans è subito andato a scratch portandosi ad un battito di ciglia da Neuville, ma quando sembrava arrivata l’ora del controsorpasso il gallese è inciampato in una piccola sbavatura: una linea troppo larga, su una nota annunciata tardi ed è andato a pizzicare un gomma che una volta a terra lo ha costretto a fermarsi per cambiarla. Abbastanza per buttare ogni speranza di successo alle ortiche, proprio quando Elfino sembrava avere ritrovato il ritmo degli anni passati ha dovuto issare bandiera bianca. Neuville che non era propriamente partito con il piede giusto si ritrova il successo servito su un piatto di argento, ed alza subito il piede in particolare nella replica della lunga, quando arriva la temutissima pioggia forte di un minuto di vantaggio su Tanak, preferisce concede al resto del gruppo una mezza minutata, ed anche l’Estone si adegua andando a ipotecare un pesantissimo uno due per la squadra di Alzenau. Sprofonda Evans che con due gomme hard perde tantissimo e si ritrova a tre minuti, concedendo la quarta posizione al compagno di squadra Ogier che prova a mettere Katsuta, ed il gradino basso del podio nel mirino. Una doppietta quella Hyundai che va a rovinare la festa di fine stagione in casa Toyota, un monito per la prossima stagione visto che nelle ultime nove gare cinque sono i successi firmati dai Coreani e solamente quattro quelli dei Giapponesi. Neuville firma così il suo secondo successo stagionale e si prende la cattedra di signore degli asfalti, su un tracciato molto simile a quelli di alcune strade della Corsica, dove bisogna tenere sempre la linea sul nastro di asfalto e tagliare è quasi impossibile. Ma il grip non è certo quello dell’isola francese e sono bastate due gocce di pioggia nel finale per regalare una collezione di spaventi a tutto il gruppo.