Due chilometri e mezzo sulle strade di Guanajuato non sono significative per la classifica, ma visto che sulle speciali vere dovrà pulire la strada Neuville parte a tutta per cercare di strappare qualche secondo che potrebbe rivelarsi prezioso.
Shake down e la prova di apertura nelle suggestive strade di Guanajuato non fanno classifica, o meglio sono il classico incubo dove c’è tutto da perdere e nulla da guadagnare. Questa volta però per Neuville non è proprio così, la posizione di partenza del venerdì che gli impone di essere il primo a passare sulla speciale sa che potrebbe costargli molto cara, così parte subito in caccia di secondi preziosi. Ed anche due chilometri e mezzo su asfalto apparentemente insignificanti, diventano un terreno di caccia che gli permettono di mettere in carniere un paio di secondi su Tanak e Ogier. Un nulla che però nell’economia della gara potrebbe rivelarsi utile, sempre il Belga e la Hyundai nelle speciali della prima tappa riescano a contenere il loro passivo tra i venti ed i trenta secondi. Previsione abbastanza rosea, anche se a differenza dell’anno passato il propulsore della Coreana non sembra più patire il debito di ossigeno. Partenza la piccolo trotto per i favoritissimi Meeke e Mikkelsen che pagano 3″, che preferiscono non limare troppo i marciapiedi di Guanajuato forti di una posizione di partenza che domani a fine tappa potrebbe spararli ai vertici della classifica. In particolare il Britannico ha dimostrato nello shake down che l’unità motore Citroen ha lo stesso smalto dell’anno passato. A quattro secondi e mezzo ci sono Evans e Loeb, tutta gente che parte dalle retrovie, ed il Gallese questa volta più che in imbarazzo sembra volere nascondere le sue carte. Mentre sua maestà ha iniziato nella maniera migliore, concentratissimo a sfruttare ogni chilometro per cercare di rientrare nel giusto ritmo, ed anche se non sarà facile impegno e risultati meritano tanto di cappello comunque vada a finire.