Il rally Mexico inizia con la spettacolare cerimonia di partenza nel cuore di Guanajuato seguita a ruota da una doppia speciale sulle strade ciotolate che si arrampicano nella ex miniera della cittadina Massicana con un Neuville determinatissimo che fa suoi entrambi i passaggi andando a prendersi la leadership provvisoria.
Quella del Belga è stata una partenza determinatissima, dettata dalla sua posizione di partenza domani che sicuramente lo vedrà pagare dazio. In un mondiale dove spesso si va a tutta dalla prima all’ultima speciale e le gare si decidono sul filo dei secondi o addirittura dei decimi Thierry sa bene che quelle due manciate di decimi che ha messo tra se e gli avversari nei due round lampo sulle strade di Guanajuato potrebbero valere una posizione finale. Nulla va lasciato al caso e questo valeva in questa partenza notturna soprattutto per lui ed Evans e nella generale non è un caso che alle sue spalle ad 1”.1 ci sia la Toyota di Evans, colui che probabilmente pagherà il prezzo più alto per la sua posizione di partenza. Alle loro spalle li seguono ad un paio di secondi di distanza (o poco meno) Tanak e Suninen seguiti da Sordo ed Ogier, ovvero il drappello dei maggiori pretendenti al successo che si è potuto permettere una partenza leggermente più soft senza andare a sfiorare i marciapiedi in pietra di molte curve. A quattro secondi ci sono invece Greensmith e Rovanpera che in Messico sanno di dovere pensare solo a fare chilometri, mentre Lappi che chiude il gruppone delle plus a 4”.6 paga una toccatina ad un marciapiede (e muro), un invito a non uscire troppo dalle righe.