La breve notte del Montecarlo ha sicuramente portato consiglio e Neuville, o meglio gli ha dato la consapevolezza di avere le chance di vincere il Montecarlo, ed il Belga è salito in cattedra ed ha cominciato a macinare scratch togliendo dalla scia della sua Hyundai tutti gli avversari.
Montecarlo nella sua prima giornata propone strade impegnative con ghiaccio e neve, abbastanza da convincere tutti i concorrenti ad andare via con 6 gomme chiodate, quindi senza nessun dubbio tattico. Nella prima boucle Ogier cerca di aumentare la pressione ma finisce subito in un fosso e perde una quarantina di secondi, Neuville rischia di cadere nello stesso trabocchetto ma se la cava perdendo solo qualche secondino e con tre scratch di fila riesce a scrollarsi di dosso tutti gli avversari. L’unico che cerca di restare aggrappato al Belga è Tanak ma a fine giornata il suo ritardo supera i quarantacinque e deve passare la palma del secondo al compagno di squadra in rimonta. Dopo avere perso tempo anche Ogier, che dopo lo svarione compassa il suo ritmo, nel secondo passaggio sulla lunga va a segno con uno scratch pesante accorciando le distanze e replica nella seguente anche se più corta. Il suo ritardo è ancora di quarantacinque secondi, ma i quasi venti secondi rifilati a Thierry ed al resto del plotone, in un solo colpo, suonano come un monito, il leone di Gap c’è ed è sempre pronto a graffiare. Fuori dal podio ma con due minuti di ritardo Latvala, con una Yaris decisamente sorprendente. Esce invece di scena senza gloria Meeke, pur non attaccando fatica a trovare il ritmo su questo genere di fondo ed ancora prima di strappare uno scratch strappa una sospensione. Fuori anche Hanninen che tocca un albero, ma il Finlandese lascia un segno più tangibile visto che con la debuttante Yaris era in lotta per il gradino basso del podio. Perde tempo in divagazioni varie Evans, mentre Lefebvre risolti i problemi alla frizione di ieri che gli sono costati 10 minuti parte accorto ma fa segnare anche qualche bel tempo.