Una frazione durissima con le speciali che si scavano all’inverosimile e pietroni ovunque tra forature e rotture tra i primi della classe diventa una lotta alla sopravvivenza, ed alla fine a spuntarla è la Hyundai di Neuville perfetto nel dosare il gas ed evitare i pericoli, e nelle due prove spettacolo di Porto piazza due scratch pesantissimi che gli permettono di prendersi una decina di secondi in soli 4 chilometri.
Nelle edizioni passate la gara Portoghese si era rivelata una delle più dure del mondiale, ma questa edizione le condizioni delle strade hanno segnato pesantemente il risultato di questa prima tappa, che anche se non permette a nessuno di avanzare delle ipoteche, chiude in maniera definitiva la porta a molti dei protagonisti. Le speciali oltre a scavarsi più rapidamente del previsto, vedono spuntare pietroni in ogni dove, colpevoli di rotture, uscite e forature spesso inevitabili, perché provocate da rocce alzate dalle vetture davanti. A fine giornata a guidare il plotone dei superstiti è il Belga Neuville che festeggia nella maniera migliore una tappa complicatissima, dove i suoi avversari diretti nella corsa al titolo escono di scena nelle prime quattro speciali. Partito a tutta per contenere il ritardo che la posizione di partenza gli impone, fortunatamente si rende presto conto che l’unica speciale dove si paga dazio è la Viana do Castelo e con Tanak fuori subito ed Ogier a metà giornata riesce a trovare un passo con un perfetto mix tra un passo sempre molto alto, e l’attenzione che richiede un fondo devastato con pietre in ogni dove. Alle sue spalle si piazza a soli 7″.3 un Evans che ha ritrovato un ottimo passo, qualche errore e qualche scelta di gomma non perfetta non gli impedisce di perdere la giusta concentrazione. Ma nella speciale spettacolo il Belga a tutta gli scippa altri 10″ e lo caccia a 17″.7 Terza piazza per Meeke che perde la testa nelle prove finali ma tutto sommato con 11″.6 di ritardo resta in corsa per il successo finale, ma per lui la speciale spettacolo si rivela una vera beffa, finita la gomma si presenta con il pneumatico ridotto a brandelli e perde in 4 chilometri 1 minuto. La medaglia di legno per un Sordo diventa così di bronzo. L’umore di Dani resta però nerissimo, per il tempo perso in speciale, uno dei pneumatici va out nella prima speciale del secondo giro, e senza scorta deve togliere il piede dall’acceleratore. Tanak su una pietra danneggia il motore ed è costretto ad issare bandiera bianca, Ogier rompe qualcosa in una corda e finisce fuori al rallentatore una curva più in la. In Hyundai fanno festa ma nella speciale di fine boucle vede fermarsi sia Paddon che vola fuori in maniera rovinosa (quando è ancora al comando della gara) e Mikkelsen a cofano alzato.