NIL E TOM I BRUTTI ANATROCCOLI

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Orfana di Jari Huttunen la squadra Polacca Kowax 2BRally Racing quest’anno ha deciso di continuare a scommettere sui giovani e lo ha fatto con due campioni del mondo ne WRC Junior Tom Kristensson (2020) e Nil Solans (2017), due destini paralleli con un WRC2 avaro di risultati dimenticati da un team che spesso è sembrato vivere il premio come un peso.

Nel caso di Solans il primo vincitore dello Junior targato Fiesta, in una stagione e mezza senza nemmeno un acuto ha dovuto ricominciare dalla serie nazionale iberica sulla terra, dove ha vinto a mani basse. Nella passata stagione si è lanciato nell’ERC, ed anche se non è riuscito ad andare a podio, quest’anno ha fatto saltare il banco a Fafe e alle Canarie, ed in Polonia prima di rompere e finire fuori è stato sempre davanti a tutti. Una sorte simile è toccata a Kristensson lo Svedese ha raschiato il fondo del barile per avere una Fiesta Rally2, vettura nuovissima ma nel corso della stagione WRC2 2021 non è arrivato un solo acuto. Ma soprattutto l’impressione era quella di una vettura abbandonata a se stessa a cui nessuno interessasse fare qualcosa per andare a risultato. Anche Tom si è ritrovato a piedi, ed ha rimediato un programmino a spot con la Kowax 2BRally Racing, la squadra satellite di Hyundai che in questi ultimi anni ha appoggiato Huttunen. Ed in cinque gare sono usciti tre podi e due successi uno nel campionato polacco ed uno in quello Svedese, e nel round Polacco dell’ERC è sempre rimasto sul podio virtuale, con una Hyundai i20 R5, ovvero la versione vecchia della WRC2 di Alzenau. Solans invece alla disperata ricerca di budget e volante dopo i due successi ottenuti nell’ERC, è riuscito a trovare un accordo per Polonia e Liepaja sempre con la Kowax 2BRally Racing , e nel round Europeo di casa è riuscita a fare faville, sino a quando il cedimento dello sterzo in una compressione lo ha obbligato a parcheggiare in un fosso. Una dimostrazione del grande potenziale della Hyundai i20 N Rally2, anche se l’affidabilità qualche punto interrogativo continua a sollevarlo. Anche se nel mondiale il team di riferimento di Alzenau resta la Red Grey, la squadra di Marko Martin e Ott Tanak, i risultati più importanti per il reparto clienti di Hyundai in questi ultimi anni li ha raccolti la squadra polacca. Una sorta di brutto anatroccolo per mamma Hyundai, che evidentemente in fatto di brutti anatroccoli ha la vista lunga.

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