Il risultato finale di Andrea Nucita è soddisfacente, in una gara molto complessa nella scelta delle gomme sopratutto per chi ha fatto pochi chilometri di test, ed è al palo da molto tempo. Ma sopratutto ha dimostrato di saper graffiare con un prima tappa corsa nei tempi della top 4.
Quando si parla di giovani al salto di categoria dalle formule promozionali, spesso ci si perde in discussioni e considerazioni da bar, dove ad avere la meglio spesso sono le personali simpatie. Tra i luoghi comuni il più ricorrente è che non gli viene concesso lo spazio di crescere, ma quì il gatto si morde la coda perché bisogna macinare strada su vetture che al chilometro costano una fortuna, con pesanti assegni di franchigia che pesano sul piede di tutti, indipendentemente i budget siano risicati o meno. Quest’anno il plotone di chi tenta la fortuna, o almeno a rimesso assieme qualche pezzo per ritentarla è davvero folto, ed a Sanremo si è aggiunto anche Andrea Nucita. Un talento fermo da un pò di stagioni, se non per apparizioni sporadiche, immolato anche lui sull’altare di chi non ha portafogli a credito illimitato. Il risultato finale nel complesso non è affatto male, quarto assoluto e quinto sia in gara uno che in gara due. Qualche errore nella scelta delle gomme ed una foratura lo hanno rallentato, senza però indurlo a cadere in errore. Ma quel che più conta nella prima tappa spesso ha staccato tempi da top 4, in linea con i tempi di Perico ma nella notturna anche qualcosina in più. Una prova che se come sembra avrà seguito fa ben sperare, regolare, attenta ma sopratutto a tratti bella graffiante nonostante la lunga inattività.